Esiste una categoria di lavoratori che, secondo recenti indicazioni INPS, ha bisogno di soli 90 giorni di lavoro per coprire un intero anno di contributi. Una recente circolare INPS chiarisce infatti in che modo questa categoria di lavoratori può raggiungere l’anzianità lavorativa e contributiva a così avere accesso alla pensione con contributi pieni. Continua a leggere.
Pensioni e contributi: circolare INPS annuncia novità per una categoria in particolare
Avere una pensione presuppone il fatto di aver precedentemente versato dei contributi all’ente previdenziale di appartenenza, generalmente all’INPS, in base agli anni effettivamente lavorati. Carriere con frequenti cambi di lavoro, mansioni o situazioni di precarietà diffusa possono creare seri problemi a tante categorie di lavoratori che a fine vita lavorativa si troverebbero con assegni molto magri rispetto a chi ha avuto la possibilità di avere un percorso lavorativo continuo e costante.
Per questo l’INPS ha individuato alcune categorie che, invece di rispondere ai normali requisiti e metodi per il calcolo dei contributi previdenziali INPS, possono beneficiare, secondo una recente circolare INPS, di agevolazioni particolari nel calcolare i contributi visto che il loro settore lavorativo e i loro contratti sono particolari.
Nello specifico, i lavoratori dello spettacolo possono, secondo la circolare Inps n.163 del 2021, avere un calcolo di un anno di contributi con soli 90 giorni di lavoro effettivamente prestati. Novanta giorni dunque, e non più 120 giorni come stabilito in precedenza.
Un terzo di questi giorni lavorativi potrà essere coperto, anche da contributi figurativi, periodi accreditati nel FPLD o periodi di riscatto. Ricapitolando potrebbero bastare solo 60 giorni di lavoro effettivo per completare un anno di contributi per i lavoratori del mondo dello spettacolo se gli altri 30, per arrivare ai 90 giorni, fossero coperti da uno dei metodi precedentemente elencati.
Lavoratori dello spettacolo e contributi previdenziali
Queste agevolazioni riguardano i cosiddetti lavoratori del gruppo A, che appartengono al settore dello spettacolo a tempo determinato. In questi casi la presenza di carriere discontinue e precarietà è molto diffusa. I lavoratori del gruppo B e del gruppo C non rientrano in queste nuove disposizioni.

Tra i beneficiari di questo tipo di calcolo contributivo tra i lavoratori dello spettacolo troviamo:
- attori
- ballerini
- tecnici
- orchestrali
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