M5S Il ritorno di Grillo e perchè appoggia i due mandati

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È tornato Grillo nell’estate elettorale del 2022 con un ritorno al passato “due mandati sono luce nelle tenebre, serve una legge”. Ma perchè Grillo torna proprio adesso, dopo mesi di assenza quasi totale a ricordare ai grillini che il limite dei due mandati è una regola da rispettare assolutamente? Vediamo come mai.

Da un’estratto /m5s-grillo-due-mandati-sono-luce-nelle-tenebre-serve-una-legge_b49ce2c4-9374-45e8-a486-9e05050467be.html" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Ansa.it Grillo dice: “Possiamo essere morti tra 15 giorni, non lo so. Ma so che questi nostri due mandati sono la luce nella tenebra, sono l’interpretazione della politica in un nuovo modo, come un servizio civile.

Sia io che Casaleggio quando abbiamo fatto queste regole non l’abbiamo fatto per “l’esperienza”, per andare avanti, ma perché ci vuole una interpretazione della politica in un nuovo modo”. Beppe Grillo sul suo blog è un fiume in piena e continua: “Noi siamo questi e la legge dei due mandati deve diventare una legge di Stato. L’Italia si merita una legge sui due mandati e sui cambi di casacca”.

Cosa si merita l’Italia secondo Beppe Grillo

“L’Italia si merita una legge elettorale, proporzionale con lo sbarramento, si merita una legge sulla sfiducia costruttiva, si merita tante cose e noi non siamo riusciti a farle: mi sento colpevole anche io. Ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario: sono tutti contro di noi”, sottolineando l’importanza delle cose ancora da fare.

Grillo prosegue: “Ho guardato il Parlamento mentre Draghi parlava e non era Draghi che mi sconcertava ma la visione di quel parlamento lì. Una visione vecchia, di gente che è lì da 30 o 40 anni e in cui cominciavamo ad essere dentro anche noi, noi che siamo pure il gruppo più giovane. Questo Parlamento qui non se lo merita nessuno, figuriamoci Draghi. Non se lo merita neanche l’ultimo degli italiani”.

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Il mea culpa di Grillo

beppe grillo seduto

Alla fine c’è spazio anche per un mea culpa di Grillo: “L’Italia si merita tante cose e noi non siamo riuscite a farle: mi sento colpevole anche io”, eppure prosegue dicendo “Ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario: sono tutti contro di noi. Siamo degli appestati. E quando tutti, compresi i bulli della stampa, sono contro di noi significa una sola cosa: vuol dire che abbiamo ragione. Non fatevene un problema. Noi siamo antibiotico e se perdiamo questo perdiamo il baricentro in cui collocarci”.

La strada spianata al grande ritorno di Dibba

Se Conte sia ancora della partita non si è ben capito, ma una cosa è certa: il ritorno di Grillo al passato è un passaggio dovuto per ritrovarsi nei “valori fondanti” del movimento populista che, a questo punto, potrebbe vedere il ritorno in pompa magna di Di Battista, figura costante nel tenere caldi i vecchi valori dei grillini. Questo è forse il motivo delle dichiarazioni di Beppe Grillo.