C’era da aspettarselo, i mutui a tasso fisso tornano di moda ed è subito boom di richieste, sopratutto sul canale online. Le politiche della BCE hanno comportato un generale rialzo dei tassi di interesse e del costo del denaro a livello centrale, che si ripercuote ovviamente su tutta la catena creditizia fino ai nuovi mutui.
Il motivo potrebbe essere ricercato nel fatto che nonostante ci siano stati già tanti aumenti dei tassi, ce ne potrebbero essere ancora altri facendo aumentare i costi delle rate ulteriormente. La politica della Banche Centrali non si è ancora stabilizzata e gli aumenti continuano.
Boom tasso fisso
Le richieste di mutuo a tasso fisso sono ora pari al 72%, mentre si veniva da un 58% nel trimeste precedente (il terzo del 2022). Le surroghe a tasso fisso sono cresciute esponenzialmente per via di aumenti importanti delle rate degli attuali mutui a tasso variabile. I clienti hanno voluto mettersi al riparo dagli ulteriori aumenti dei tassi previsti nei prossimi mesi.
Come funzionano le surroghe del mutuo?
La surroga del mutuo è un processo che consiste nel sostituire un mutuo già esistente con uno nuovo, presso un’altra banca o istituto finanziario. Ciò viene fatto per ottenere condizioni più vantaggiose, come un tasso di interesse più basso, una diversa durata del finanziamento o una diversa tipologia di tasso di interesse. La surroga del mutuo può essere effettuata senza la necessità di sostenere costi eccessivi o di dover vendere l’immobile oggetto del mutuo.
Nei prossimi mesi continuerà il trend di surroghe da tasso variabile a tasso fisso o variabile con CAP. Il rilascio di nuovi mutui è previsto in calo, classico effetto della stretta monetaria in corso, in attesa di tempi migliori. Per i nuovi mutui, tra qualche mese, quando le acque della BCE saranno più calme si potrebbe prendere in considerazione il tasso variabile per i nuovi mutui visto che il costo del denaro, a quel punt, avrebbe raggiunto un livello tale da aver raffreddato l’inflazione. Visto il mandato della BCE che ha come obiettivo quello di tenere l’inflazione attorno al 2%.
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