Nell’ultima seduta del Consiglio dei Ministri, tenutasi il 15 giugno 2023, è stato varato il tanto atteso Decreto PA bis, una provvida mossa del governo per riorganizzare e potenziare il complesso apparato della Pubblica Amministrazione. Questa nuova legge, che promette di segnare un punto di svolta nella gestione dello Stato, comprende una serie di disposizioni che iniziano dalle assunzioni nei Ministeri alla soppressione dell’ANPAL. Ma uno dei punti più significativi, che cattura l’attenzione di coloro che aspirano a un impiego nel settore pubblico, riguarda le innovazioni introdotte per rafforzare e rendere più efficienti i concorsi pubblici.
In questa esaustiva guida, Carinsi vi offrirà un’analisi dettagliata e chiara delle principali novità introdotte dal Decreto PA bis. Da sempre oggetto di dibattito e controversie, i concorsi pubblici rappresentano un fondamentale strumento per garantire l’accesso ai ruoli istituzionali in maniera trasparente e meritocratica. Con l’obiettivo di superare le criticità che hanno caratterizzato il passato e di offrire maggiori opportunità ai candidati, il nuovo decreto mira a introdurre una serie di cambiamenti radicali nel sistema di selezione dei funzionari pubblici.
Decreto PA bis
Il Decreto PA bis, adottato dal Consiglio dei Ministri il 15 giugno 2023, si configura come un solido strumento per l’implementazione dei progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La sua approvazione apre le porte a una serie di nuove assunzioni all’interno delle Pubbliche Amministrazioni, focalizzandosi principalmente sui Ministeri. Queste misure, affiancate dalle disposizioni già stabilite nel precedente Decreto PA convertito in Legge, entreranno in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Adesso procederemo a esporvi in maniera dettagliata e comprensibile le principali disposizioni contenute nel Decreto PA bis, illustrandole in modo chiaro e puntuale.
Concorsi nei Ministeri
Il Ministero della Giustizia si appresta ad avviare un concorso per l’assunzione di ben 70 nuovi dipendenti non dirigenziali a tempo indeterminato. Questa importante iniziativa, volta a potenziare il personale e garantire una maggiore efficienza nell’ambito del sistema giudiziario, rappresenta un’opportunità concreta per coloro che aspirano a lavorare in questo settore cruciale per il funzionamento dello Stato.
Nel campo culturale, il Ministero della Cultura è stato autorizzato ad effettuare 100 nuove assunzioni di personale non dirigenziale a tempo indeterminato tramite concorso pubblico. Inoltre, si prevede che ulteriori assunzioni verranno effettuate per potenziare gli uffici di diretta collaborazione. Questa decisione si pone come un chiaro segnale dell’importanza che il governo attribuisce al settore culturale, riconoscendone il valore e la necessità di adeguato supporto amministrativo per promuovere e preservare il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese.
Il Decreto PA bis, inoltre, stabilisce un incremento dell’organico del Ministero dell’Istruzione di 2 posizioni dirigenziali di livello generale e di 8 posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale. Parallelamente, è prevista l’assunzione di 40 nuove unità di personale, da inquadrare nell’Area dei funzionari del CCNL Comparto Funzioni Centrali 2021, attraverso procedure concorsuali pubbliche o lo scorrimento di graduatorie di concorsi pubblici. Queste misure mirano a rafforzare la struttura e le competenze del Ministero, garantendo una gestione ottimale delle attività e dei servizi offerti.
Il Ministero del Turismo, in linea con le ambiziose politiche di sviluppo turistico del governo, si appresta a reclutare 20 nuove unità di personale. Il finanziamento per le assunzioni è già stato approvato, con una spesa prevista di 483.888,86 euro per l’anno in corso e di 893.333,33 euro annui a partire dal 2024. Questa iniziativa si pone l’obiettivo di sostenere il settore turistico, promuovendo l’attrattività del nostro Paese e fornendo un adeguato supporto amministrativo per la gestione e la promozione delle attività legate al turismo.
Al fine di potenziare la capacità amministrativa e l’efficacia dell’attività del Garante per la protezione dei dati personali, il Decreto PA bis prevede un aumento dell’organico da 200 a 287 unità. Questo rafforzamento consentirà al Garante di svolgere con maggior tempestività e precisione le proprie funzioni, garantendo una protezione adeguata dei dati personali dei cittadini e affrontando in maniera efficace le sfide legate alla tutela della privacy in un’era digitale sempre più complessa.
PA e Lavoratori socialmente utili
Il Decreto PA bis si pone l’obiettivo di adottare misure urgenti e concrete per quanto riguarda i lavoratori socialmente utili, noti anche come LSU. In base a queste nuove disposizioni, le Pubbliche Amministrazioni avranno la facoltà di assumere gli LSU sia a tempo indeterminato che mediante contratti di lavoro a tempo determinato. Tuttavia, per poter accedere a queste opportunità lavorative, i candidati dovranno superare una prova selettiva adeguata alla specifica professionalità richiesta e una valutazione dei titoli, tenendo in considerazione anche l’anzianità di servizio. Questa iniziativa si propone di offrire una maggiore stabilità lavorativa per gli LSU e di garantire un processo di selezione trasparente e equo, in linea con le esigenze delle Pubbliche Amministrazioni e le competenze richieste.
Semplificazione dei concorsi per il personale docente
Il Decreto PA bis introduce una serie di significative novità che semplificano le procedure concorsuali per il reclutamento del personale docente, in linea con le disposizioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nell’approfondimento dedicato alle misure per la scuola nel Decreto PA bis, vi forniremo una dettagliata spiegazione di queste innovazioni.
Le modifiche riguardano sia la prova scritta che quella orale dei concorsi per l’insegnamento. Per quanto riguarda la prova scritta, per l’intero periodo di attuazione del PNRR, fino al 31 dicembre 2026, verrà introdotta una prova con una serie di quesiti a risposta multipla. Questa prova sarà finalizzata a valutare le conoscenze e le competenze del candidato nell’ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, nonché nelle aree dell’informatica e della lingua inglese.
La prova orale, invece, sarà volta ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o della tipologia di posto per cui si partecipa. Saranno valutate anche le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento, attraverso un apposito test specifico. Queste nuove modalità di valutazione mirano a rendere il processo di selezione più mirato ed efficace, consentendo di valutare in modo approfondito le competenze richieste per l’insegnamento.
Con queste importanti novità, il Decreto PA bis si propone di semplificare e ottimizzare le procedure concorsuali nel settore dell’istruzione, promuovendo una selezione più accurata e orientata verso le reali esigenze del sistema scolastico.
Le graduatorie docenti vanno a esaurimento
Il Decreto PA bis apporta anche modifiche significative alle graduatorie dei concorsi ordinari del 2020, le quali verranno prorogate fino a quando non saranno esaurite. A partire dall’anno scolastico 2024-2025, tali graduatorie saranno utilizzate solo per coprire le eventuali vacanze residue dopo le immissioni in ruolo necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti dal PNRR. È importante precisare che questa disposizione non si applica ai concorsi indetti successivamente all’entrata in vigore del Decreto PA bis. Queste modifiche mirano a garantire una migliore gestione delle graduatorie esistenti, ottimizzando le risorse umane nel settore dell’istruzione e assicurando un adeguato adeguamento alle necessità specifiche previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Altre novità per i docenti
Il Decreto PA bis introduce importanti modifiche anche per il percorso di formazione degli insegnanti. Durante gli anni accademici 2023-2024 e 2024-2025, i corsi universitari e accademici di formazione iniziale potranno essere svolti, ad eccezione delle attività di tirocinio e laboratorio, mediante modalità telematiche, mantenendo comunque una sincronia, per un massimo del 50% del totale. Questo rappresenta un significativo aumento rispetto al limite attuale del 20%. Tale misura mira a favorire la flessibilità nella formazione degli insegnanti, consentendo loro di partecipare a corsi di studio anche a distanza, tenendo conto delle esigenze e delle possibilità offerte dalla tecnologia.
Altro punto di novità riguarda i cosiddetti “docenti ingabbiati”. Il Decreto interviene sui candidati idonei dei concorsi svolti prima dell’entrata in vigore del PNRR e sugli insegnanti che da anni sono in attesa di potersi abilitare in diversi insegnamenti. In particolare, il testo elimina il riferimento al Decreto legislativo del 13 aprile 2017 che fissava una quantità numerica di docenti abilitati. Ciò significa che viene eliminato il collegamento tra il fabbisogno di insegnanti e il numero di cattedre disponibili, consentendo maggiore flessibilità senza limiti numerici. Questa disposizione si propone di offrire maggiori opportunità ai docenti di specializzarsi e di abilitarsi in nuovi insegnamenti, in linea con le esigenze del sistema scolastico e le competenze richieste.
Stop all’ANPAL, novità prefetture colpite dall’alluvione e valorizzazione del personale universitario
Il Decreto PA bis porta una riorganizzazione significativa nel Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre a modifiche nell’assetto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Questa riorganizzazione comporta l’eliminazione dell’ANPAL, che verrà soppressa, e le sue funzioni saranno trasferite al Ministero. Al Ministero saranno assegnate anche le risorse umane, strumentali e finanziarie dell’ANPAL, ad eccezione del personale di ricerca che passerà all’INAPP, l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche. Questa ristrutturazione mira a ottimizzare le competenze e le risorse nel settore del lavoro e delle politiche sociali, garantendo un migliore coordinamento e una maggiore efficienza nell’attuazione delle politiche del settore.
Il Decreto PA bis avvia anche assunzioni a tempo determinato, tramite agenzie di somministrazione, di 30 unità da impiegare nel profilo di funzionario per supportare le Prefetture delle Province interessate da eventi alluvionali. Queste assunzioni avranno una durata di un anno e mirano a garantire una risposta tempestiva e adeguata alle situazioni di emergenza e di gestione delle conseguenze degli eventi alluvionali. L’obiettivo è fornire un supporto efficace e coordinato alle Prefetture per affrontare le sfide legate a tali eventi, contribuendo alla sicurezza e alla tutela dei cittadini.
Il Decreto PA bis prevede un finanziamento di 50 milioni di euro, a partire dal 2022, per la valorizzazione del personale tecnico amministrativo delle università statali. Queste risorse saranno finalizzate a promuovere una maggiore qualità e raggiungimento di obiettivi più elevati nel campo dell’insegnamento, della ricerca e della terza missione delle università. L’obiettivo è investire nel personale tecnico amministrativo, riconoscendone il ruolo fondamentale nell’ambito accademico e contribuendo alla crescita complessiva del sistema universitario.
Rafforzamento del Ministero della Salute e assunzioni AIFA
Il Decreto PA bis porta importanti novità nel settore della salute e della farmaceutica. Il Governo prevede un significativo incremento del Fondo risorse decentrate del Ministero della Salute, garantendo così maggiori risorse per il trattamento accessorio del personale non dirigenziale. Questa misura mira a riconoscere e valorizzare il lavoro svolto dal personale impegnato nel settore sanitario, offrendo loro un adeguato trattamento retributivo.
Inoltre, il Decreto introduce disposizioni specifiche per l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). L’AIFA avrà la possibilità di procedere con l’assunzione di 33 nuove figure tecniche o amministrative a termine. Questo permetterà all’Agenzia di potenziare le sue capacità operative e di garantire una gestione più efficiente delle attività nel settore farmaceutico.
Queste misure testimoniano l’attenzione del Governo verso il settore della salute e la volontà di fornire adeguati strumenti e risorse per garantire un sistema sanitario solido e una gestione efficace dei farmaci. L’incremento del Fondo risorse decentrate e le nuove assunzioni all’AIFA rappresentano passi importanti verso una migliore tutela della salute dei cittadini e un miglior funzionamento del comparto farmaceutico nel nostro Paese.
I Bonus previsti
Un’importante misura volta a sostenere l’economia e promuovere la visibilità delle imprese è stata introdotta nel Decreto PA bis. Si tratta di un credito d’imposta, valido per l’anno 2023, che riguarderà le aziende, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che investono in campagne pubblicitarie. I dettagli di questa iniziativa saranno resi noti una volta che il Decreto verrà ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Sarà interessante vedere come questa misura potrà stimolare la comunicazione delle imprese e favorire il loro sviluppo.
Nel panorama delle riforme previste dal Decreto PA bis, vengono apportate anche significative modifiche per la dirigenza penitenziaria. È prevista l’erogazione di indennità aggiuntive e l’aumento dell’organico. Le indennità annue, a seconda dei ruoli, si aggirano tra i 9.000 e i 13.000 euro circa, rappresentando un riconoscimento economico per l’impegno dei dirigenti penitenziari. Inoltre, il testo del Decreto stabilisce un incremento dell’organico del comparto, con l’aggiunta di 7 unità di personale dirigenziale non generale nell’area delle funzioni centrali. Questo permetterà di coprire i posti vacanti tramite lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici, assicurando una maggiore efficienza e continuità all’interno del sistema penitenziario.
Per il personale della Scuola Superiore della Magistratura, sono in arrivo importanti novità retributive. È prevista l’assegnazione di un’indennità di funzione fissa, corrisposta mensilmente, e un’indennità di funzione variabile, corrisposta annualmente in base alla valutazione della performance individuale. Al momento, stanno ancora venendo definiti i criteri, le misure e le modalità di erogazione di queste indennità. Restiamo in attesa di ulteriori informazioni per comprendere l’impatto di queste disposizioni sulle carriere e la motivazione del personale della Scuola Superiore della Magistratura.
Società Sportive
Una serie di importanti novità si affiancano alle riforme del lavoro sportivo nel testo del Decreto PA bis. Tra queste, un cambiamento significativo riguarda le plusvalenze delle società sportive professionistiche, che ora contribuiscono a formare il reddito biennalmente anziché annualmente.
Ma le modifiche non si fermano qui. Altre disposizioni includono norme sulle penalizzazioni di punti nei giudizi sportivi, che devono iniziare alla fine del campionato e concludersi prima dell’inizio del successivo. Inoltre, le società dilettantistiche saranno esentate dall’applicazione delle future norme di giustizia sportiva relative all’ammissione ai campionati.
Saranno introdotti anche controlli economico-finanziari per le società sportive professionistiche, al fine di garantire una gestione regolare del campionato. Un’altra novità riguarda l’esenzione dall’IVA per le attività didattiche e formative svolte da organismi riconosciuti dal CONI e da enti sportivi senza fini di lucro iscritti al Registro Nazionale delle attività sportive.
Infine, viene reintrodotto il vincolo sportivo per gli atleti che praticano discipline sportive dilettantistiche. Queste misure mirano a favorire la trasparenza, l’equità e lo sviluppo sostenibile del settore sportivo nel nostro Paese.
Altre disposizioni
Il Decreto PA bis non si limita solo alle questioni riguardanti il personale e le risorse, ma include anche importanti disposizioni riguardanti l’organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In particolare, il testo prevede che le funzioni di segreteria tecnica della Cabina di regia possano essere svolte dal Dipartimento con un massimo di due esperti o consulenti. Questa modifica mira a ottimizzare l’operato della Presidenza, consentendo una gestione più efficiente e specializzata delle attività.
Nel frattempo, il Governo ha deciso di prorogare il termine entro il quale entrerà in vigore il nuovo “rito cartolare” introdotto dalla riforma “Cartabia”. Attualmente, questo termine è fissato al 30 giugno 2023, ma sarà rinviato. La riforma prevede l’introduzione della cosiddetta “udienza cartolare“, in cui la discussione in presenza viene sostituita da uno scambio di note scritte contenenti istanze e conclusioni delle parti, in modo succinto e motivato. Questo rinvio consentirà di adeguare le procedure e garantire una corretta implementazione della riforma, assicurando un equo processo legale e un funzionamento adeguato del sistema giudiziario.
Testo completo decreto PA bis
Seguendo questo link è possibile visualizzare il testo completo del Decreto PA bis 2023.
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