Il 2023 sembra essere un anno in cui la liquidità non è da considerare “spazzatura”. Secondo l’ultimo sondaggio MLIV Pulse condotto su 404 investitori professionali e retail, i due terzi degli intervistati ritengono che la liquidità nei loro portafogli possa rafforzare piuttosto che ostacolare le loro performance nel prossimo anno.
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Cosa dicono gli investitori
Secondo un recente articolo comparso su Bloomberg, questa tendenza riflette l’attuale ambiente economico e finanziario incerto e preoccupante per gli investitori. La paura di un potenziale mercato bear, i continui rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve e una imminente recessione stanno rendendo gli investitori nervosi. La previsione di Michael Wilson, chief US equity strategist di Morgan Stanley, secondo cui l’S&P 500 Index potrebbe registrare un calo del 20% a causa dei deboli utili aziendali, non fa che alimentare l’incertezza.
In questo contesto, la liquidità appare come un porto sicuro, soprattutto perché i rendimenti recenti sui titoli di stato a breve termine sono abbastanza elevati da battere il classico portafoglio 60/40 di azioni e obbligazioni per la prima volta dal 2001. Anche i conti di risparmio ad alto rendimento offrono un tasso di interesse vicino al 4%.
Liquidità e investimenti: pregi e difetti
Nonostante questo, detenere liquidità comporta il rischio di perdere terreno rispetto all’inflazione, come sottolinea Rachel Elson, consulente patrimoniale presso Perigon Wealth Management. Tuttavia, per i clienti che devono risparmiare per spese note come un matrimonio imminente o una tassa da pagare, è meno doloroso essere prudenti quando si può ottenere un rendimento del 3,75% su un conto di risparmio presso Marcus, la banca al consumo di Goldman Sachs Group Inc.
La maggior parte dei soldi che gli investitori investiranno nei mercati quest’anno andrà probabilmente a fondi passivi piuttosto che a fondi comuni gestiti attivamente. Solo il 17% degli intervistati ha dichiarato che è altamente probabile che un fondo comune di azioni americane a grande capitalizzazione gestito attivamente possa battere un fondo passivo che segue l’S&P 500, dopo le commissioni, nel 2023.
Quando agli investitori professionali è stato chiesto se prevedessero di aumentare la loro esposizione a fondi attivi, fondi passivi o investimenti internazionali quest’anno, la risposta più popolare è stata l’esposizione internazionale (47%), seguita dall’aumento degli investimenti in fondi passivi (37%) e l’aumento degli investimenti in fondi attivi (30%).
Al contrario, i clienti retail sono più propensi a investire in fondi passivi (46%), seguiti dagli investimenti internazionali (38%) e dai fondi comuni gestiti attivamente (22%).
Anche se la maggior parte degli intervistati pensa che i selezionatori di azioni continueranno a perdere quota di mercato a favore dei fondi passivi, non si aspettano che i gestori attivi scompaiano nei prossimi 10 anni.
Conclusione
In ogni caso, è importante considerare i propri obiettivi finanziari personali e la propria tolleranza al rischio quando si decide come gestire il proprio denaro. Mentre la liquidità può essere un’opzione attraente in un clima di incertezza, è anche importante considerare il potenziale impatto dell’inflazione e assicurarsi di avere una strategia di investimento a lungo termine che tenga conto di questi fattori.
In sintesi, sebbene la liquidità rimanga una scelta prudente per gli investitori preoccupati per il futuro, è importante considerare gli svantaggi di mantenere grandi quantità di denaro in contanti a lungo termine. L’equilibrio giusto tra liquidità e investimenti può aiutare gli investitori a raggiungere i loro obiettivi finanziari nel 2023 e oltre.
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