Cina: presentato il drone Wing Loon 3 che può percorrere 10.000 Km

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La Repubblica Popolare Cinese ha presentato il suo ultimo drone all’inizio di novembre 2022 in occasione della 14esima edizione della China International Aviation and Aerospace Exhibition svoltasi nella provincia di Guangdong, come riportato da Forbes e dal South China Morning Post.

Il Wing Loong 3 ha un’apertura alare di 24 metri, un’autonomia di 6.200 miglia e un carico utile molto più pesante rispetto al suo predecessore. La sua impressionante portata presunta suggerisce che la proliferazione di droni “intercontinentali” a lungo raggio potrebbe essere proprio dietro l’angolo, il che senza dubbio avrebbe implicazioni significative per la sicurezza globale. – riporta proprio Forbes.com.

Perchè conta?

Per il momento sembrerebbe una questione puramente commerciale. La Cina ha bisogno di rimanere competitiva nel mercato mondiale di droni militari, ma non è da escludere un interesse sempre maggiore del gigante asiatico verso i droni come mezzo militare da usare per sè. Il discorso è che la competizione dei droni turchi TB2, soprattutto nei mercati dei paesi mediorientali, stanno dando il fiato sul collo ai produttori cinesi che ora si devono adeguare.

I nuovi droni cinesi sono stati creati dal Chengdu Aircraft Industry Group, ricordano gli americani Predator/Reaper in dotazione all’esercito made in USA. La vendita di droni cinesi è diventata, per la stessa Cina, una forma di “diplomazia internazionale” che prende il nome di Drone Diplomacy.

La competizione sul mercato mondiale si fa più difficile, anche perchè se i droni vengono così tanto richiesti per le loro caratteristiche esclusive, la domanda è destinata a crescere ancora di più facendo nascere nuovi “competitor” che proporranno soluzioni sempre più all’avanguardia. 

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Questo genere di droni cinesi possono essere usati principalmente per missioni di ricognizione e controllo, ma all’occasione possono anche essere equipaggiati con missili aria-terra, rendendo questi droni molto pericolosi per la sicurezza internazionale e la pace.

L’occidente ha tante ragioni per preoccuparsi di questa corsa agli armamenti. Non è tanto la Cina, in questo momento, che potrebbe usare questo genere di droni contro di noi, ma Paesi o gruppi terroristici (che potrebbero comprarli sul mercato nero) che si definiscono nemici dell’occidente. 

A questo, va aggiunto che i nuovi missili cinesi Wing Loon 3 possono volare per 10.000 chilometri e raggiungere altri continenti. Compresa l’Europa. Stiamo parlando di “droni militari intercontinentali”. Qualcosa di mai visto prima.

Sempre da Forbes riportiamo: In una testimonianza dell’aprile 2021 al Comitato per i servizi armati del Senato, allora Stati Uniti Il capo del comando centrale (CENTCOM), il generale Kenneth McKenzie, ha avvertito che i droni iraniani “rappresentano una nuova e complessa minaccia per le nostre forze e quelle dei nostri partner e alleati”.

“Per la prima volta dalla guerra di Corea, operiamo senza una completa superiorità aerea”, ha aggiunto. “Fino a quando non saremo in grado di sviluppare e mettere in campo una capacità di rete per rilevare e sconfiggere [droni], il vantaggio rimarrà con l’attaccante.”

Tutto questo non fa presagire niente di buono. I droni tipo il Wing Loong 3 cinese potrebbero presto “invadere” il mercato mondiale degli armamenti. Questo fatto genererà una serie di minacce reali o potenziali per interi continenti, America ed Europa in primis. Droni e hardware militari sono la nuova frontiera delle “guerre moderne”.

Foto: Wing Loon II (Wikipedia)

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