Germania verso l’ok al MES, l’Italia ancora no

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giudici costituzionali tedeschi hanno dato il via libera alla riforma del fondo salva-Stati. Ma per l’Italia potrebbe essere una pessima novità, perché nella sua contrariertà al riordino del Mes rischia di rimanere isolata. L’unico altro Paese a non aver ancora ratificato la riforma è la Germania, che attendeva soltanto il giudizio della sua Corte costituzionale. Da Repubblica

La Corte tedesca ha sostanzialmente bocciato il ricorso contro il Mes che poneva dubbi su una presunta lesione dell’autodeterminazione democratica e il trasferimento di eccessivi poteri sul fondo nato durante la grande crisi finanziaria dell’inizio degli anni Dieci. 

Perché conta

L’Italia si è sempre detta contraria al Mes, prima con i 5 Stelle e ora con Fratelli d’Italia. Entrambi i partiti lo ritengono uno strumento eccessivamente stringente, addirittura vessatorio nei confronti di chi lo ratifica e poi ne fa uso. L’unico ad aprire uno spiraglio su un eventuale ratifica italiana del Mes è stato il ministro in quota Lega Giorgetti, ma bisogna vedere se effettivamente poi sarà così.

Secondo la Banca d’Italia il Meccanismo europeo di stabilità (MES – European Stability Mechanism, ESM) è stato istituito mediante un trattato intergovernativo, al di fuori del quadro giuridico della UE, nel 2012. La sua funzione fondamentale è concedere, sotto precise condizioni, assistenza finanziaria ai paesi membri che – pur avendo un debito pubblico sostenibile – trovino temporanee difficoltà nel finanziarsi sul mercato.

La condizionalità varia a seconda della natura dello strumento utilizzato: per i prestiti assume la forma di un programma di aggiustamento macroeconomico, specificato in un apposito memorandum; è meno stringente nel caso delle linee di credito precauzionali, destinate a paesi in condizioni economiche e finanziarie fondamentalmente sane ma colpiti da shock avversi.

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