Google Bard: Cos’è e Come Funziona

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Google Bard: Cos’è e Come Funziona

In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e i servizi ad essa legata si fanno sempre più presenti, anche il colosso di Mountain View ha lanciato la sua versione di assistente chat artificiale chiamandolo Google Bard o semplicemente Bard. Promosso inizialmente come un “esperimento” sembra destinato a diventare il nuovo punto di riferimento per le diverse chat conversazioni basate sull’intelligenza artificiale che hanno fatto capolino negli ultimi tempi. A partire proprio dalla concorrente principale Chat-GPT.

In questo approfondimento vediamo che cos’è Bard, come funziona e a cosa serve nello specifico, che genere di risposte e quale livello di accuratezza riesce ad offrire e anche alcune ulteriori curiosità davvero interessanti. Mettiti comodo e preparati ad “assorbire” tutto ciò che devi sapere su Google Bard.

Che cos’è Google Bard?

Google Bard è un servizio di intelligenza artificiale conversazionale basato su LaMDA (Language Model for Dialogue Applications), un modello di AI che può dialogare con l’utente in modo fluido, rispondere a domande precise e che funziona come un collaboratore digitale in grado aiutare per scopi creativi, per aumentare la produttività, fare traduzioni o approfondire determinati argomenti in modo dettagliato.

Arrivato con qualche mese di ritardo rispetto al concorrente Chat-GPT di OpenAi si contraddistingue rispetto a quest’ultimo per il fatto di essere connesso alla rete in tempo reale. Sebbene i miglioramenti siano continui, in quanto le AI come Bard vengono continuamente “istruite” e migliorate anche grazie ai feedback degli utenti, ci sono ancora diversi passi in avanti da fare per ottenere risposte sempre idonee alle aspettative dell’utente.

Infatti Google propone Bard inizialmente come esperimento, mettendo le mani avanti rispetto anche a quello fatto da Chat-GPT che si è proposta immediatamente al pubblico senza preavviso e senza un manuale di utilizzo che ne facesse capire pregi e difetti. 

Google Bard da questo punto di vista è molto più attento a precisare i suoi limiti, mettere dei paletti agli utenti e allo stesso tempo offrendo un servizio davvero potente, che ha accesso a 1.560 miliardi di parole, che lavora spinto da un modello di apprendimento automatico inventato da Google nel 2017 e che è in grado di “leggere” migliaia di miliardi di parole, aiutandolo a capire il linguaggio umano e quindi a generare risposte che possono essere considerate ragionevoli dal punto di vista dell’utente.

Come funziona Google Bard

Per usare Google Bard bisogna collegarsi al sito ufficiale e fare login a questo indirizzo https://bard.google.com/ . Il servizio al momento è disponibile solo in USA e UK, ma presto sarà accessibile anche dall’Italia.

Nella fase iniziale di “esperimento” le risposte potrebbero essere imprecise, quindi è sempre bene controllare le informazioni fornite da Bard prima di prenderle per oro colato. Prima di essere lanciato ufficialmente, Google Bard è stato testato da migliaia di utenti iniziali con lo scopo di fornire feedback in modo da rendere il servizio migliore da un punto di vista della qualità, sicurezza e precisione nel fornire le risposte.

Uno degli obiettivi dichiarati di Google Bard è quello di fungere da acceleratore delle idee delle persone. Un’intelligenza artificiale amica e collaboratrice che risponde a precisi controlli di sicurezza interni e può rendersi utile per una serie di attività che possono aiutare concretamente gli artisti, i creativi, gli studiosi ma anche le piccole e medie imprese che possono risparmiare sui servizi di traduzione, descrizione prodotti o copywriting per i social.

L’aiuto di Bard può aiutare anche chi vuole scrivere una poesia o ha necessità di rispondere ad un e-mail appena ricevuta. In futuro Bard potrebbe anche essere in grado di aiutare nei processi di programmazione, ma per ora non facciamo il passo più lungo della gamba. Anche la memorizzazione delle conversazioni precedenti per ora è limitata, ma Google Bard non esclude che in futuro tutte queste capacità miglioreranno esponenzialmente.

Chi può usare Google Bard?

Google Bard può essere usato da utenti con età maggiore di 18 anni possessori di un account Google. Non è ammesso l’utilizzo di Bard con account Google gestito da un genitore, tutore o amministratore di Google Workspace. Inizialmente Bard poteva essere usato solo dai tester iniziali, dopo il lancio al pubblico è diventato disponibile per tutti in USA e UK. Viene lanciata anche una lista d’attesa anche per i Paesi dove è in dirittura d’arrivo. 

Cosa si può fare con Google Bard

Al momento attuale con Google Bard si possono fare molte domande e ottenere risposte specifiche soprattutto per compiti che possono essere considerati semplici ma molto utile a velocizzare determinati processi o aumentare la conoscenza di un argomento. Ecco qualche esempio:

  • Fare una lista di pro e contro su una specifica tematica;
  • Confrontare due film, libri o altre opere;
  • chiedere di scrivere uno schema per un articolo di un blog;
  • sintetizzare un argomento complesso in modo che sia comprensibile anche ai più piccoli;
  • ottenere idee per il pranzo in base a cosa c’è nel frigorifero o nella dispensa di casa;

Quello che siamo sicuri che Google Bard non può ancora fare è programmare codice. Google infatti ha specificato che in questa fase Bard non è ancora pronto per effettuare operazioni così complesse in modo perfetto. Per programmare bisognerà aspettare futuri sviluppi.

D’altronde Google ha dovuto accelerare la messa online di Bard, vistosi superato da Chat-GPT tanto nella tempistica ma sicuramente meno nella qualità complessiva che Google intende offrire con questa classe di strumenti digitali basati sull’intelligenza artificiale conversazionale.

C’è da dire anche che Google intende usare Bard per aumentare la funzionalità di Ricerca su Google, il pezzo forte di Mountain View, e quindi ha evitato di proposito il via libera ad alcune funzioni specifiche che, ancora oggi, possono dare risultati migliori su Google Search. Al momento però, Google Bard è un servizio separato da Google Search.

Google Bard cita le fonti

Bard, secondo Google, quindi ci fidiamo, ha l’obiettivo di creare contenuti originali prendendo spunto dall’apprendimento ottenuto nel corso del tempo disponibile nel web. Sempre ufficialmente, Google Bard ha limitato le possibilità che venga creato plagio o contenuto duplicato e se Bard cita continuamente un contenuto specifico cita quella pagina. Non sempre quindi, ma solo se la citazione è prolungata

Bisogna pensare a Bard come un collaboratore dotato di intelligenza artificiale, creativo e utile che da una mano quando serve, come quando si deve scrivere una mail o organizzare un evento. 

Oltre ai risultati generati da Bard, il sistema fornisce anche il punsate Google it!, Cerca su Google per passare facilmente dalla chat AI alla ricerca classica di Google. Molto probabile che alla fine le due cose verranno unite in un certo qual modo.

Bard è un esperimento e utilizzeremo il suo lancio come un’opportunità per apprendere, ripetere e migliorare l’esperienza man mano che riceviamo feedback da una serie di parti interessate, tra cui persone come te, editori, creatori e altro ancora.

Quanto costa Google Bard

In questo momento Google Bard è gratis. Non ci sono notizie su eventuali piani di abbonamento futuri, almeno non per la versione di Bard rivolta ai consumatori. D’altronde la ricerca su Google è gratuita e difficilmente Google farà pagare gli utenti comuni per questo servizio. 

Diverso il discorso per la possibilità di ottenere funzionalità premium o versioni di Bard pensate per soddisfare le esigenze di aziende o professionisti. Come già avviene per Chat-GPT non si può escludere che Google proponga in futuro versioni cosiddette “premium” di Google Bard, a pagamento.

Comparazione Google Bard con altri progetti di AI

Iniziamo questa comparazione tra Google Bard e la rivale principale Chat-GPT. Si nota, come prima cosa, che Chat-GPT può programmare mentre Bard ancora no. L’altro aspetto che balza agli occhi dell’osservatore è che Chat-GPT è aggiornata solo al 2021. Google Bard ha accesso alla rete in tempo reale, almeno in teoria, e ha a disposizione dati più pertinenti. Una cosa non da poco.

Chat-GPT-4 sembra comunque essere già più aggiornato del predecessore GPT-3 inoltre può gestire il testo in più lingue. Cosa che sicuramente verrà graudalmente inserita anche su Google Bard.

C’è poi la possibilità per Chat-GPT  e GPT-Plus di gestire input e output in diverse forme, ad esempio prendendo immagini e contestualizzandole in output di testo. Tutte cose che probabilmente Google Bard inserirà con il passare del tempo. sembra che Google voglia andare con calma, per fare le cose bene.

Google, tra le altre cose, ha realizzato anche partnership importanti con investimenti milionari in startup come Anthropic, azienda molto simile a OpenAi, con l’obiettivo di rendere scalabile il business delle AI anche con API di linguaggio generativo utili a creatori e aziende.

Sono previste inoltre integrazioni di Bard su altri servizi Google come Google Maps. Non mancheranno aggiornamenti basati sull’AI anche per Docs e Gmail. Non mancano le applicazioni e le potenzialità su cui Bard e altre AI simili potranno essere integrate per offrire esperienze di utilizzo innovative su sistemi classici come Gmail o Docs appunto.

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