Nei Paesi Ocse l’assicurazione casa incide per il 4,9% sul ramo danni mentre nel Bel Paese solo per il 2%. Adesso il governo sta valutando una già esistente proposta di legge per rendere obbligatoria l’assicurazione della casa da danni causati da disastri naturali.
Oltre alle assicurazioni auto e moto quindi potrebbe diventare obbligatorio dover assicurare anche la propria abitazione. Il tema, tra l’altro è tornato in auge dopo il disastro causato dalla frana di Ischia e in questi casi ci si è chiesto chi paga? I disastri naturali sono molto comuni nel territorio italiano, per causa anche della orografia del Paese e della forte antropizzazzione di aree naturali.
Quindi il ministro dell’ambiente Fratin ha messo enfasi sul fatto che “Dobbiamo riflettere davvero sulla possibilità di introdurre forme di assicurazione sui rischi legati alle catastrofi naturali, minimizzando ex ante i costi pubblici e privati” ritenendo comprensibile la richiesta di Ania “che diventi obbligatoria una polizza contro le catastrofi naturali per allineare la legislazione italiana a quella di molti altri Paesi”.
Il motivo per cui in Italia per ora non si è sviluppata una cultura assicurativa sulla casa è dovuto al fatto sia che questo rischio non viene abbastanza percepito come reale nella popolazione ma sopratutto al fatto che si tende a pensare che in caso di disastro naturale sarà lo stato a provvedere ai danni subiti. Ma come abbiamo visto non sempre è così.
Nel caso in cui una legge sull’assicurazione obbligatoria dell’abitazione dovesse passare in Parlamento, dovrebbe comunque prevedere un “prezzo calmierato” a livello italiano altrimenti c’è il rischio che chi abita in zone sismiche o a rischio frane paghi cifre insostenibili per assicurare la propria casa. Una ripartizione dei costi su scala nazionale dovrebbe dunque essere presa seriamente in considerazione dal legislatore.
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