Nel mese di agosto 2023 , l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) segnala una crescita dello 0,3% su base mensile e del 5,4% su base annua, segnando una decelerazione rispetto al mese precedente. Questa tendenza si attribuisce principalmente alle variazioni dei prezzi in diverse categorie, come gli Energetici non regolamentati, i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e gli Alimentari non lavorati. Tuttavia, è degno di nota che alcuni settori, come i Servizi relativi all’abitazione e gli Energetici regolamentati, hanno mostrato una leggera accelerazione, mitigando parzialmente gli effetti della decelerazione.
Inflazione di Fondo e Dinamiche dei Prezzi
L’“inflazione di fondo”, che esclude elementi volatili come energetici e alimentari freschi, mostra anch’essa un rallentamento, scendendo da +5,2% a +4,8%. Similmente, la crescita su base annua dei prezzi sia dei beni che dei servizi si attenua, con il differenziale inflazionistico tra servizi e beni che si riduce a -2,7 punti percentuali. Questo indica una divergenza tra la dinamica dei prezzi dei beni e quella dei servizi.
Impatto dell’Indice Congiunturale
L’aumento congiunturale rilevato dall’indice NIC è principalmente influenzato dalla crescita dei prezzi in settori chiave come gli Energetici (sia regolamentati che non) e i Servizi relativi ai trasporti. Questa crescita, tuttavia, è stata bilanciata in parte dalla diminuzione dei prezzi in categorie come gli Alimentari non lavorati.
Indici Armonizzati e Consumo
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che tiene conto delle dinamiche dei saldi estivi, ha registrato un incremento del 5,5% su base annua, con un calo notevole nei prezzi di Abbigliamento e calzature rispetto all’anno precedente. In parallelo, l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), mostra un trend simile al NIC, con un aumento del 5,2% su base annua. Questi dati suggeriscono variazioni significative nei pattern di consumo e nelle abitudini di spesa delle famiglie italiane.
Analisi della Dinamica Inflazionistica ad Agosto
Ad agosto, il quadro inflazionistico mostra un trend decrescente, con l’inflazione che si attesta al +5,4% e la sua componente di fondo al +4,8%. Questa tendenza rappresenta un segno positivo per l’economia, in quanto suggerisce una possibile stabilizzazione dei prezzi al consumo. Tuttavia, è essenziale notare che tale decelerazione rimane fortemente legata alla dinamica dei Beni energetici, elemento spesso volubile e suscettibile a shock esterni.
La decelerazione dell’inflazione riflette anche variazioni significative nei prezzi di alcune categorie di servizi, in particolare quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona, nonché nei servizi di trasporto. Tuttavia, è degno di nota che, nonostante il rallentamento generale, i prezzi dei beni alimentari mostrano ancora una crescita annuale su valori relativamente elevati (+9,7%). Questa persistente pressione al rialzo sulle categorie alimentari può avere implicazioni sul potere d’acquisto delle famiglie, influenzando le loro scelte di consumo e di spesa.
Il ritmo di crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” rimane alto, attestandosi al +9,4% ad agosto. Questo dato indica che, nonostante il rallentamento dell’inflazione, i consumatori stanno ancora affrontando prezzi elevati per i beni di consumo quotidiano. Questa situazione può avere ripercussioni sull’umore dei consumatori, sulla loro fiducia nell’economia e, in ultima analisi, sulla crescita economica generale.