Oro in rialzo sui mercati dove il metallo giallo con consegna immediata sale dello 0,44% a 1784 dollari l’oncia. È un buon momento per investire in oro? Attualmente secondo il World Gold Council, le banche centrali hanno acquistato la cifra record di 399 tonnellate d’oro, per un valore di circa 20 miliardi di dollari, nel terzo trimestre di quest’anno, contribuendo ad aumentare la domanda globale di metallo giallo. La richiesta di oro è stata alta anche da parte dei gioiellieri e degli acquirenti di lingotti e monete d’oro, ha sottolineato il World Gold Council nel suo ultimo rapporto trimestrale, ma i fondi negoziati in borsa (Etf) si sono ridotti.
L’oro è da sempre considerato un bene rifugio nei periodi di incertezza, ma tanti investitori del mondo finanziario hanno deciso di vendere quote di Etf garantiti dall’oro perchè con l’aumento dei tassi di interesse si sono spinti al rialzo i rendimenti di altri prodotti. Tutto questo ha generato una discesa dei prezzi dell’oro dell’8% nel terzo trimestre di quest’anno, ma il calo dei prezzi ha supportato la crescita della domanda di gioielli, come sottolineato dal World Gold Council.
Dal 2017 diverse Banche Centrali hanno iniziato a chiedere indietro l’oro depositato in Paesi terzi come USA e Regno Unito, inoltre tanti Paesi in tutto il mondo stanno attivamente aumentando la richiesta del metallo giallo. Qualcosa bolle in pentola e se si dovesse realizzare lo scenario economico peggiore: crollo del dollaro e degli asset in esso denominati (azioni, obbligazioni, etc) l’unica vera riserva di valore resterebbe l’oro, a livello mondiale.
Viene facile capire quindi come l’oro tornerà ad essere vera riserva di valore quasi all’improvviso. La stipula di contratti di scambio bilaterali tra Cina e Arabia Saudita non fanno intuire niente di buono per il sistema di scambi internazionali basato sul dollaro americano. Non è un problema dell’immediato ma potrebbe diventarlo piano piano fino a sfociare in una nuova Bretton Woods, con esiti ancora tutti da definire.
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