JP Morgan diventa la Banca più grande del mondo. Scopriamo come ha fatto

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Jp morgan banca

Come si fa a diventare la più grande banca del mondo? Bisogna chiedere a Jamie Dimon, il banchiere americano con origini greche, CEO della JP Morgan, che non solo ha traghettato la società durante la crisi dei mutui subprime, ma l’ha fatta crescere fino a farla diventare l’istituto di credito più grande e potente del mondo.

La crisi bancaria inflazionistica del 2023, che ha visto fallire piccole banche in America, è stata l’occasione per il pesce grande (JP Morgan) di mangiare il pesce più piccolo (Silicon Valley Bank), nello stile classico di Wall Street.

La SVB non poteva continuare a farcela da sola. I rischi a cui si era esposta hanno decretato l’impossibilità di andare avanti in quel modo. JP Morgan, facendo la parte del benefattore, ha “evitato” il fallimento totale, rilevandola assieme ai suoi oltre 100 miliardi di depositi. Quanto basta per renderla “appetibile” e per spingere la JP Morgan così in alto da diventare effettivamente la banca più grande del mondo.

JP Morgan e l’acquisizione SVB

Cento miliardi di dollari in depositi e 220 miliardi di attività. Si riassume in questi numeri il “bottino” portato in dote dall’acquisizione da parte di JP Morgan della banca simbolo della startup economy californiana, la Silicon Valley Bank.

Il fallimento della SVB e di altre “piccole” banche statunitensi, quelle con attivi inferiori a 250 milioni di dollari, è stato agevolato dalla deregulation voluta da Trump, a sua volta spinto dalle stesse banche, ad allentare la presa regolatoria della finanza americana, consentendo una serie di operazioni che, al primo rialzo dei tassi e all’inflazione galoppante, ne hanno decretato l’insostenibilità del bilancio, la corsa agli sportelli e dunque il fallimento.

Come riportato dalla CNN: “In breve, il rollback del 2018 ha liberato alcune banche dalle politiche messe in atto sulla scia della crisi finanziaria del 2007 e del 2008 per cercare di fermare il crollo di queste banche e del sistema finanziario.“

Per evitare “il disastro” della perdita di fiducia nei confronti dell’intero sistema bancario americano, è dovuta intervenire la JP Morgan, sempre pronta, in questi casi, a salvare il salvabile. La mole di attivi e di depositi presi in dote dalla fallita SVB ne ha fatto la più grande banca del mondo. Quindi la più importante in assoluto.

L’importanza sistemica della JP Morgan

Jp Morgan ha acquisito sempre più autorevolezza, dalla crisi 2008 in poi, divenendo il punto di riferimento non solo dell’intero sistema bancario statunitense, ma anche delle istituzioni, Federal Reserve in primis, le quali, ogni volta che si presenta un problema finanziario che potrebbe minare il sistema, si rivolgono a Jamie Dimon (Ceo) per portare soluzioni, che decretano l’importanza sistemica della JP Morgan.

Il protrarsi negli anni di situazioni di questo genere, hanno creato l’effetto palla di neve, facendo diventare la JP Morgan sempre più grande, fino a diventare una più grande banca del mondo. Un’importanza sistemica dunque, che ha un enorme conseguenza diretta: la JP Morgan non può più fallire.

La banca è ufficialmente troppo grande per fallire. Oggi è quella che ingloba le banche fallite, una garanzia per il sistema bancario americano e mondiale, un punto fermo troppo importante per fallire. Prestarsi a operazioni come il salvataggio della SVB è una garanzia per continuare ad essere la Banca numero uno, troppo importante perché Washington la lasci fallire, anche nel caso in cui le cose si mettessero male.

Conclusione

La gestione del CEO Jamie Dimon, dal 2006 in poi, è stata cruciale per la banca. JP Morgan ha elevato il suo status a “banca sistemica”, capace non solo di passare indenne le carie crisi americane, ma anche di proporsi, o meglio concedersi, come parte della soluzione ai problemi che, di tanto in tanto affliggono il circuito economico americano. Oggi è la più grande banca del mondo e, per ora, non deve temere rivali.

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