Oro o Bitcoin. Se la domanda che ti stai ponendo adesso è se è meglio investire nell’oro o nel Bitcoin, ti suggerisco di leggere fino in fondo questo approfondimento finanziario, in modo da capire la scelta di investimento migliore per il tuo caso. Partendo da un’analisi dei rendimenti storici sia dell’Oro che del Bitcoin e arrivando fino a capire quali sono le caratteristiche specifiche di ognuno e dove conviene realmente investire adesso.
Prezzo storico dell’Oro
Partiamo dal prezzo storico dell’oro e dal suo rendimento. Come puoi vedere dal grafico del rendimento storico dell’oro, nel 2004 avevamo un prezzo per oncia di oro pari a 3 21,99€ per arrivare a un picco di 1.815€ nell’aprile del 2022. Un prezzo quindi più che quintuplicato nel giro di neanche vent’anni. Non male come performance di investimento.
Capire se è meglio investire in Oro o in Bitcoin non è un esercizio semplice, ma per farlo nel modo migliore, non dobbiamo guardare al rendimento degli ultimi mesi, bensì all’andamento storico del prezzo di entrambi. Abbiamo visto, che l’oro ha avuto un andamento abbastanza costante, di crescita su crescita. Il picco è sempre stato “un po più in là“, quindi sempre ottimo come strumento da “investire”, sia per preservare valore, sia in un ottima di lungo termine.
In poche parole, capire l’oro come bene di investimento è semplice: Crisi economica? Crisi politica? Crisi mondiale? Guerre? L’oro è un bene rifugio. Anzi, il bene rifugio per eccellenza! In vista di tempi migliori, gli investitori fanno incetta di oro, ETF in oro, mettalli veri e propri e in India, sopratutto oro fisico. Un motivo ci sarà.
Sebbene, l’oro abbia avuto un picco sopratutto con la crisi del Covid-19 nel 2020 e con la guerra d’Ucraina nel 2022, il suo andamento è sempre stato coerente. In crescita. I livelli toccati dopo il 2020, sono stati ben tenuti. L’oro risulta quindi un ottimo bene rifugio, che preserva il valore nel bel mezzo della tempesta.
In tempi “tranquilli” perde decisamente il suo appeal, visto che gli investitori possono scegliere di allocare le proprie risorse finanziare in strumenti di investimento e imprese più remunerative, sopratutto in un ottica di breve termine. Esempio: “Il mercato immobiliare tira parecchio: io investitore compro terreni, costruisco appartamenti, vendo e monetizzo in un periodo di 1-2 anni una somma maggiore di quella che avrei realizzato se avessi investito in oro“.
Ma ora, vediamo come se la cava il Bitcoin in termini di rendimenti e prezzo storico.
Prezzo storico del Bitcoin
Analizziamo il Bitcoin. La prima vera e propria cryptovaluta che ha assunto anche, una forma di investimento finanziario e bene finanziario di rifugio. Il prezzo storico del Bitcoin è qualcosa di veramente interessante. È nato con un prezzo di 0,00076 $ per un BTC nel 2009. Poi ha iniziato a crescere lentamente.
Nel corso del 2017, come si evince dal grafico sulla andamento del prezzo storico del Bitcoin, la cryptomoneta ha iniziato la sua ascesa. Nel 2018 raggiunge i 15.000 € per unità di BTC, ma l’euforia iniziale si sgonfia. Gli investitori iniziali dei primi anni, monetizzano. Il prezzo si assesta sui 5.000 euro per Bitcoin e scende fino anche a 3.000€.
Ma, nell’anno 2019 inizia nuovamente la scalata. Da tremila euro si sale fino ai 10.000€ per Bitcoin nel bel mezzo del 2019. Prezzo che poi si assesta sui 6/7/8/9 mila euro per unità di BTC nel corso del 2020. Nel 2021 sale agli onori della cronaca finanziaria per il boom nella crescita del suo valore.
Complice un economia in crisi-Covid, una rinnovata passione per le cryptovalute e l’arrivo di migliaia di speculatori dell’ultim’ora nel mercato, il Bitcoin esplode. Prima sfonda i 19.000€, poi continua la scalata fino all’incredibile cifra di 51.000€ nell’aprile 2021. In estate, fedeli al motto di Wall Street “sell in may and go away”, che sta un po come “vendi a maggio e vai in viaggio (vai via)”, gli investitori vendono e il prezzo torna a calare bruscamente, fino a ritirarsi in area 27.000€ per BTC nel luglio 2021.
Ma l’avventura del Bitcoin continua. E a fine 2021, il prezzo del Bitcoin torna ad esplodere fino a sfondare quota 56.000€ per unità l’8 Novembre 2021. Chi ha comprato a quei valor, deve però essersene subito pentito. Visto che nel 2022 il prezzo, stranamente legato agli indici tecnologici americani, ha ripiegato in area 28.000€ per BTC.
Che cosa ci insegna tutto questo, nella nostra analisi se sia meglio investire in Oro o in Bitcoin. Ora ci avviciniamo alle conclusioni, tuttavia possiamo già notare come il Bitcoin sia stata una forma di riserva di valore totalmente nuova. Opposta all’oro in quanto totalmente digitale. In crescita portentosa nei primi anni, ma anche negli ultimi. Con in mezzo montagne russe, che da un lato hanno creato nuovi milionari in Bitcoin e dall’altro hanno spennato i “polli dell’ultimo momento”. Quelli cioè, che sono entrati all’apice del prezzo.
Ultimamente poi, molti analisti finanziari hanno notato come ci sia una sempre maggiore correlazione con gli andamenti del Nasdaq, il listino tecnologico americano, e l’andamento del prezzo del Bitcoin. Una novità, per chi pensava che la cryptovaluta per eccellenza fosse immune dal “mondo reale”, per quanto tecnologico, della Borsa Valori.
Anche il Bitcoin, insomma, sembra aver fatto un”bagno di umiltà”. Anche se, notizia di poco tempo fa, nel lungo termine il Bitcoin raggiungerebbe un valore di 1 milione di dollari per unità. In quel caso sarebbe un bell’investimento da fare il prima possibile, ma bisognerebbe aspettare alcuni anni per vedere se si realizza.
Cosa unisce l’Oro al Bitcoin

Ci sono poche cose che uniscono l’Oro al Bitcoin, in senso di “essere simili”. Prima di tutto, l’oro è fisico. Il Bitcoin digitale. L’oro esiste da “sempre”, mentre il Bitcoin è nato nel 2009 e non sappiamo se durerà 100 o 1000 anni, prima di essere soppiantato da qualcosa di ancora più tecnologico (i quanto coin?).
Continuiamo. Il Bitcoin ha delle oscillazioni nel prezzo storico, che lo fanno sembrare un treno sulle montagne russe. L’oro, forte della sua “esperienza”, è più pacato, tranquillo. Promette meno, ma non delude. L’oro inoltre ben si conserva fisicamente, dentro i caveau o nelle casseforti, al contrario del Bitcoin, che funziona con i Wallet Digitali. Una roba non per tutti. Inoltre, vediamo però quali sono questi punti di unione che ci portano a paragonare se sia meglio investire in Oro od in Bitcoin.
- riserva di valore: entrambi sono percepiti dalle persone come una riserva di valore. Sebbene tutti sanno cosa sia l’oro, mentre non tutti sanno cosa sia un Bitcoin. Negli ambienti finanziari questa differenza non esiste. Di riserve di valore stiamo parlando: se se trattiamo oro, sia se trattiamo Bitcoin.
- scarsità: il Bitcoin è stato ideato con un numero limitato di “blocchi da estrarre”, e che potrebbero esaurirsi entro il 2140. Al momento ci sono quasi 19 milioni di Bitcoin estratti. Ma bisogna arrivare a 21 milioni di Bitcoin, per estrarre l’ultimo. È stato progettato per essere artificialmente scarso. Questo promette, almeno nel lungo termine, ed al riparo da ondate speculative, di non inflazionare la moneta virtuale e garantirgli stabilità. Cosa che già avviene con l’Oro, scarso per natura (bisogna andarlo a carcare). Anche se potremmo trovare delle nuove miniere da “coltivare” nei pianeti e nelle asteroidi vicine alla Terra, non appena l’Uomo conquisterà lo Spazio.
Meglio Oro o Bitcoin
In questo articolo abbiamo visto l’andamento storico del prezzo dell’Oro e del Bitcoin. La storia, le caratteristiche in comune e le profonde diversità che contraddistinguono l’Oro e il Bitcoin. Osservandoli attentamente sembrano simili, ma allo stesso tempo agli antipodi l’uno dell’altro.
Se ti stai ancora chiedendo se sia meglio per te investire in Oro o in Bitcoin, dovresti continuare a pensarci bene. Il profilo di investimento di ogni soggetto non è, e non può essere, uguale per tutti. È univoco, perchè ognuno ha i suoi obbiettivi a breve, medio e lungo termine. Quindi la conclusione è che l’Oro va benissimo quando si cerca di “preservare” guadagni già acquisiti, che si vogliono tutelare da eventi finanziari avversi.
Il Bitcoin d’altro canto, è una buona idea di investimento da considerare per il lungo termine. Vista la caratteristica di scarsità e la normalizzazione delle cryptovalute, il Bitcoin potrebbe, nel tempo diventare una moneta più stabile, simile al dollare e magari in crescita. Sempre che le autorità di regolamentazione non la mettano “fuori gioco”, come ha tentato di far la Cina, lanciando la sua cryptomoneta Nazionale.
Fino ad ora è valsa la regola. Breve termine = investimenti nell’economia reale. Lungo termine = investire in riserva di valore. Il Bitcoin e le cryptovalute in generale, hanno un pò cambiato l’ordine delle cose, promettendo soldi facili nel breve termine (o perdite ingenti) e incertezza nel lungo. Per il momento, il Bitcoin resta una forma di riserva di valore, ma “di nicchia”, destinata ad investitori specializzati e consapevoli del rischio. L’oro è ancora più “istituzionale”, forte della sua storia e del suo valore.
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