L’avvento della realtà virtuale rappresenta una delle sfide più ambiziose della nostra epoca. Da quando i primi visori VR sono stati introdotti sul mercato, molte società si sono cimentate nella creazione di tecnologie sempre più sofisticate, cercando di migliorare l’esperienza degli utenti. Tra queste, Meta – ex Facebook – si è posizionata come uno dei leader del settore, creando prodotti sempre più avanzati e impegnandosi a renderli accessibili a un pubblico sempre più ampio. Tuttavia, il percorso di Meta non è stato privo di ostacoli. A causa di una serie di fattori, l’azienda ha dovuto affrontare diverse sfide, tra cui il calo delle entrate e la necessità di ridurre i prezzi dei suoi prodotti di fascia alta. In questo articolo, esploreremo la storia dei visori Meta, dall’arrivo sul mercato del primo modello fino alle ultime novità introdotte dall’azienda.
664498992236849" crossorigin="anonymous">La storia dei visori Meta: dalla realtà virtuale al metaverso
Meta, precedentemente conosciuta come Facebook, ha iniziato a investire nella realtà virtuale diversi anni fa, quando ha acquisito la società Oculus VR. Nel 2016, Oculus ha lanciato il suo primo visore VR, l’Oculus Rift, seguito dal successo di vendite del visore mobile Oculus Go nel 2018.
Nel 2019, Facebook ha rivelato il suo progetto di sviluppo di un metaverso, un’esperienza condivisa in realtà virtuale dove gli utenti possono interagire tra loro in un ambiente immersivo. Questo progetto è stato affidato a Reality Labs, l’unità aziendale di Facebook responsabile della creazione delle tecnologie del metaverso.
Nel 2020, Meta ha lanciato il visore VR all-in-one Quest, che ha avuto un grande successo di vendite grazie alla sua portabilità e al fatto che non richiede un computer esterno per funzionare. Successivamente, è stato lanciato il Quest 2, con specifiche tecniche migliorate rispetto al suo predecessore.
Ma il vero obiettivo di Meta è quello di portare il metaverso a tutti. Nel 2021, la società ha annunciato il lancio del Meta Quest Pro, un visore VR di fascia alta progettato per professionisti e aziende. Il prezzo elevato del dispositivo, tuttavia, lo ha reso fuori portata per la maggior parte dei consumatori. Il suo nuovo prezzo sarà di 999,99 dollari rispetto ai 1499,99 dollari del listino precedente. Il 256GB Meta Quest 2 passerà invece a 429,99 dollari rispetto ai 499,99 precedenti.
Ora, con la riduzione dei prezzi annunciata dalla società, Meta spera di rendere l’esperienza del metaverso accessibile a un pubblico più vasto.
Meta: la lotta per il successo nel settore della realtà virtuale
Nonostante il successo del visore Quest, Meta ha faticato a raggiungere il successo finanziario nel settore della realtà virtuale. Nel 2022, l’unità aziendale Reality Labs ha registrato una perdita di 13,7 miliardi di dollari.
La sfida di Meta nel settore della realtà virtuale è stata quella di superare il gap tra l’esperienza offerta dai visori VR e quella della vita reale. Mentre l’esperienza VR può essere immersiva, molti utenti si lamentano ancora di problemi come la risoluzione degli schermi e la latenza dei movimenti.
Meta sta cercando di superare queste limitazioni con l’utilizzo della tecnologia di punta, come l’eye-tracking e la renderizzazione foveale, che permette di concentrare i dettagli grafici solamente nella zona di visuale dell’utente. Inoltre, la società sta continuamente cercando di migliorare l’esperienza dell’utente attraverso l’aggiornamento dei software e l’introduzione di nuove funzionalità.
In sintesi, Meta sta lavorando duramente per creare un’esperienza di realtà virtuale sempre più immersiva e accessibile a tutti. Con la riduzione dei prezzi annunciata, la società spera di superare gli ostacoli finanziari che fino ad ora hanno ostacolato la diffusione dei suoi visori VR, aprendo la strada verso il successo della nuova realtà.
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