Il modello EAS è un documento che sono tenuti a compilare gli Enti Associativi per la comunicazione di dati rilevanti ai fini fiscali. Gli enti interessati da questa necessità di adempimento, come previsto dalla guida presente nel sito dell’Agenzia delle Entrate sono quelli “̷ 0;già costituiti alla data di entrata in vigore del d.l. n. 185 del 2008 (ossia il 29 novembre 2008) sia (da) quelli costituitisi successivamente a tale data.” In questo approfondimento fiscale, vediamo a cosa serve il modello EAS dell’Agenzia delle Entrate, come compilare il modello EAS, e vi è anche la possibilità di scaricare il PDF del modello EAS pronto da compilare. Continua a leggere.
Modello EAS Agenzia delle Entrate: cos’è?
Modello EAS. Gli enti associativi privati possono presentare il modello EAS Agenzia delle Entrate per ottenere un’agevolazione fiscale riguardante le quote e i contributi associativi oltre che corrispettivi ricevuti dagli enti associativi privati che, in base alla normativa tributaria, risultano non imponibili.
Per fare questo è necessario presentare il modello EAS all’Agenzia delle Entrate. Il modello (stampabile in PDF qui su Carinsi.it) una volta compilato, va inviato per via telematica tramite Fisconline o Entratel. Può essere inviato, sempre entro 60 giorni dalla data di costituzione degli Enti, anche da intermediari abilitati.
Se i dati, comunicati in precedenza, sono variati, bisogna comunicare la variazione all’Agenzia delle Entrate sempre con la stessa procedura entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui è avvenuta la variazione.
Infine, se si sono persi i requisiti necessari (cos’ come previsto dalla normativa tributaria (e individuati nuovamente dall’articolo 30 del Dl n. 185/2008) va comunicato con apposita comunicazione entro 60 giorni dall’avvenimento.
Quali sono gli enti associativi esonerati dalla comunicazione dei dati con modello EAS
Modello Eas. L’Agenzia delle Entrate chiarisce quali sono gli enti che possono non presentare, e dunque sono esonerati, la compilazione del modello EAS per comunicare variazioni di dati utili ai fini fiscali. Di seguito, l’elenco degli enti associativi esonerati:
gli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del Coni che non svolgono attività commerciale
le associazioni pro-loco che hanno esercitato l’opzione per il regime agevolativo in quanto nel periodo d’imposta precedente hanno realizzato proventi inferiori a 250.000 euro (Legge n° 398/1991 – Regime speciale Iva e imposte dirette)
le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate dal Dm 25 maggio 1995 (per esempio, attività di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito, iniziative occasionali di solidarietà, attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasioni di raduni, manifestazioni e simili)
i patronati che non svolgono al posto delle associazioni sindacali promotrici le loro proprie attività istituzionali.
le Onlus di cui al decreto legislativo n° 460 del 1997
gli enti destinatari di una specifica disciplina fiscale (per esempio, i fondi pensione)
Quali sono gli enti associativi che possono presentare il modello EAS in modalità semplificata
Alcuni enti associativi inoltre, possono presentare il modello EAS Agenzia delle Entrate in modo semplificato. Rientrano tra questa tipologia di enti associativi:
le associazioni e società sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni, diverse da quelle espressamente esonerate
le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui alla legge n° 383 del 2000
le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui alla legge n° 266 del 1991, diverse da quelle esonerate per la presentazione del modello (le organizzazioni di volontariato che non sono Onlus di diritto)
le associazioni iscritte nel registro delle persone giuridiche tenuto dalle prefetture, dalle regioni o dalle province autonome ai sensi del Dpr 361/2000
le associazioni religiose riconosciute dal Ministero dell’interno come enti che svolgono in via preminente attività di religione e di culto, nonché le associazioni riconosciute dalle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese
i movimenti e i partiti politici tenuti alla presentazione del rendiconto di esercizio per la partecipazione al piano di riparto dei rimborsi per le spese elettorali ai sensi della legge n° 2 del 1997 o che hanno comunque presentato proprie liste nelle ultime elezioni del Parlamento nazionale o del Parlamento europeo
le associazioni sindacali e di categoria rappresentate nel Cnel nonché le associazioni per le quali la funzione di tutela e rappresentanza degli interessi della categoria risulti da disposizioni normative o dalla partecipazione presso amministrazioni e organismi pubblici di livello nazionale o regionale, le loro articolazioni territoriali e/o funzionali gli enti bilaterali costituiti dalle anzidette associazioni gli istituti di patronato che svolgono, in luogo delle associazioni sindacali promotrici, le attività istituzionali proprie di queste ultime
l’Anci, comprese le articolazioni territoriali
le associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione della ricerca scientifica individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (per esempio, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro)
le associazioni combattentistiche e d’arma iscritte nell’albo tenuto dal Ministero della difesa
le federazioni sportive nazionale riconosciute dal Coni.
Modello EAS PDF stampabile Agenzia delle Entrate
Il modello EAS in PDF stampabile dell’Agenzia delle Entrate.*
*Il modello EAS può essere trovato presso http://www.agenziaentrate.gov.it/ gratuitamente.
Come compilare il modello EAS: istruzioni
Segui questa guida di istruzioni per completare il modello EAS così come indicato dalle linee guida ufficiali dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it). Il primo step consiste nel compilare i dati dell’utente. (leggi sotto il video).
Dati utente
Per prima cosa indica il Codice Fiscale dell’Ente e, se in possesso anche la partita Iva. Inserire poi la Denominazione presentata all’atto costitutivo dell’Ente. Indicare poi il codice Ente, scegliendo tra i seguenti codici:
- associazioni politiche;
- associazioni sindacali;
- associazioni di categoria;
- associazioni religiose;
- associazioni assistenziali;
- associazioni culturali;
- associazioni sportive dilettantistiche;
- associazioni di promozione sociale;
- associazioni di formazione extra-scolastica della persona;
- società sportive dilettantistiche;
- associazioni pro-loco;
- organizzazioni di volontariato;
- altri enti.
Compilare la Data di Costituzione inserendo giorno, mese e anno. Successivamente indicare la data di inizio attività, indicandone giorno, mese e anno. Continuare, compilando l’indirizzo della Sede Legale e inserendo il codice catastale del comune nel campo Codice Comune. Il codice si può ottenere consultando il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Dichiarazioni del rappresentante legale
In questa parte del documento EAS, il rappresentante legale dell’ente rilascia una serie di dichiarazioni. Vediamo quali.
1) Il rappresentante legale dichiara che non viene svolta in via esclusiva o principale attività
commerciale.
2) Indicare se è stato adottato lo statuto (barrare la casella “SI” o “NO”).
3) Indicare se l’ente ha o meno la personalità giuridica (barrare la casella “SI” o “NO”).
Indicare “SI” anche se il riconoscimento della personalità giuridica è stato solo richiesto
e non ancora ottenuto.
4) Indicare se l’ente ha articolazioni territoriali e/o funzionali, anche non autonome (barrare la casella “SI” o “NO”).
5) Indicare se l’ente è un’articolazione territoriale e/o funzionale di un altro ente (barrare
la casella “SI” o “NO”), specificando, in caso affermativo, il codice fiscale di quest’ultimo nell’apposito spazio, presente nello stesso rigo.
6) Indicare se l’ente è affiliato a federazioni o enti di carattere nazionale (barrare la casella “SI” o “NO”).
7) Indicare le modalità di convocazione degli associati alle assemblee generali, indicando
se la convocazione è individuale o collettiva (barrare l’apposita casella).
8) Indicare se gli associati maggiorenni hanno parità di diritti nell’elettorato attivo e passivo (barrare la casella “SI” o “NO”).
9) Specificare se le quote associative sono uguali e non differenziate (barrare la casella “SI”
o “NO”). Se vi sono più categorie di associati e le quote sono uguali solo nell’ambito di
una medesima categoria, va comunque barrata la casella “NO”. Le caselle del presente
punto non vanno barrate se non è previsto il pagamento di una quota associativa.
10) Indicare se i componenti degli organi amministrativi percepiscono compensi, indennità o
rimborsi spese forfetari (barrare la casella “SI” o “NO”).
11) Indicare se è redatto il rendiconto economico-finanziario annuale (barrare la casella “SI”
o “NO”).
12) Indicare se l’ente svolge attività nei confronti degli associati dietro pagamento di corrispettivi specifici (barrare la casella “SI” o “NO”).
13) Indicare se l’ente svolge attività nei confronti dei non associati dietro pagamento di corrispettivi (barrare la casella “SI” o “NO”).
14) Indicare se gli associati corrispondono la sola quota associativa ordinaria (barrare la casella “SI” o “NO”). Nell’ipotesi in cui siano corrisposti contributi straordinari o somme
una tantum barrare la casella “NO”.
15) Indicare, barrando l’apposita casella, se l’attività svolta nei confronti dei non associati ha
carattere abituale od occasionale oppure se non viene mai svolta attività nei confronti dei
non associati.
16) Indicare se l’ente si avvale di personale dipendente, con riferimento all’ultimo esercizio
chiuso (barrare la casella “SI” o “NO”).
17) Indicare se l’ente utilizza locali di proprietà (barrare la casella “SI” o “NO”).
18) Indicare se l’ente utilizza locali detenuti in locazione (barrare la casella “SI” o “NO”).
19) Indicare se l’ente utilizza locali in comodato gratuito (barrare la casella “SI” o “NO”).
20) Indicare, barrando l’apposita casella, se l’ente riceve proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità abitualmente od occasionalmente oppure se non percepisce tali
proventi. In caso di risposta affermativa (ossia se si ricevono proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità abitualmente od occasionalmente), indicare nell’apposito spazio, presente nello stesso rigo, l’ammontare di tali proventi, con riferimento all’ultimo
esercizio chiuso.
21) Indicare se l’ente si avvale di messaggi pubblicitari per la diffusione dei propri beni e servizi (barrare la casella “SI” o “NO”). In caso di risposta affermativa, indicare nell’apposito spazio, presente nello stesso rigo, l’ammontare del costo sostenuto, con riferimento
all’ultimo esercizio chiuso.
22) Indicare se l’ente effettua vendita di beni o prestazioni di servizi dietro il pagamento di
un prezzo (barrare la casella “SI” o “NO”). In caso di risposta affermativa specificare se
i prezzi praticati sui beni venduti o sui servizi prestati sono:
• inferiori a quelli di mercato (barrare la casella “SI” o “NO”);
• concordati con l’ente pubblico in base ad apposita convenzione (barrare la casella
“SI” o “NO”);
• fissati in maniera differenziata in relazione alle condizioni economiche e sociali dei destinatari (barrare la casella “SI” o “NO”).
23) Indicare il valore medio degli ultimi tre esercizi chiusi (o del minor periodo se l’ente è costituito da meno di tre esercizi) dell’ammontare totale delle entrate dell’ente. A tal fine
vanno sommate tutte le diverse tipologie di entrate (ad esempio quote associative, proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità, somme derivanti dalla vendita di beni o dalla prestazione di servizi, erogazioni liberali ricevute, inclusi i contributi pubblici,
e così via).
24) Indicare il numero degli associati dell’ente, con riferimento alla data di presentazione del
modello: barrare la casella corrispondente alla classe di appartenenza.
25) Indicare uno dei seguenti codici al fine di descrivere il settore nel quale l’ente opera prevalentemente:
- assistenza sociale;
- socio-sanitario;
- beneficenza;
- educazione e formazione;
- sport;
- ambiente;
- cultura (arte, musica, teatro, cinema);
- ricerca scientifica;
- ricreazione, intrattenimenti e promozione sociale;
- tutela dei diritti (delle minoranze, delle donne e minori vittime di violenza, dei migranti, ecc.);
- tutela della famiglia e dell’infanzia;
- tutela dei lavoratori, delle categorie economiche e dei consumatori;
- tutela delle tradizioni locali e delle culture alimentari;
- politica;
- religione.
26) Indicare, barrando una o più caselle, le specifiche attività svolte dall’ente e di seguito
elencate (se nessuna di esse viene svolta non barrare alcuna casella):
- produzione e vendita di beni;
- commercio di beni;
- ristorazione;
- bar e altre forme di somministrazioni di alimenti e bevande;
- alloggio;
- gestione case di cura;
- assistenza a svantaggiati;
- raccolta fondi per finalità sociali;
- scuola;
- gestione corsi di istruzione e formazione;
- organizzazione eventi sportivi;
- gestione scuola di ballo;
- gestione palestra;
- gestione centro sportivo (piscina, campi da tennis, di calcio, ecc.);
- musei, mostre e fiere;
- convegni e congressi;
- consulenza e assistenza giuridica o contabile;
- manifestazioni spettacolistiche (teatro, cinema, concerti, ecc.);
- attività di intrattenimento (trattenimenti danzanti con esecuzioni musicali non dal vivo, giochi elettronici, automatici ecc.);
- pubblicazioni e ricerche;
- viaggi e soggiorni turistici;
- trasporto;
- attività funerarie;
- attività radiofonica, televisiva e multimediale;
- raccolta rifiuti;
- vigilanza ambientale.
27) Indicare negli appositi spazi il codice fiscale degli amministratori. Nel caso in cui sia necessario indicare più di tre codici fiscali va compilato un modulo aggiuntivo, numerando
progressivamente la casella “Mod. N.”, posta in alto a destra del modello.
28) Indicare se uno o più amministratori sono stati assunti anche come dipendenti (barrare la
casella “SI” o “NO”).
29) Indicare se uno o più amministratori svolgono la medesima funzione anche in altre associazioni non lucrative (barrare la casella “SI” o “NO”).
30) Indicare l’ammontare di eventuali erogazioni liberali ricevute dall’ente nell’ultimo esercizio chiuso.
31) Indicare l’ammontare di eventuali contributi pubblici ricevuti dall’ente nell’ultimo esercizio chiuso.
32) Indicare l’eventuale presenza di avanzi di gestione, con riferimento all’ultimo esercizio
chiuso (barrare la casella “SI” o “NO”).
33) Indicare se l’ente organizza manifestazioni per la raccolta di fondi (barrare la casella
“SI” o “NO”). In caso di risposta affermativa, indicare il numero e la durata massima, in
giorni, di tali manifestazioni, nell’ultimo esercizio chiuso.
34) Indicare se l’ente redige apposito rendiconto finanziario per la raccolta fondi (barrare la
casella “SI” o “NO”).
35) Il presente punto 35 ed il successivo punto 36 non vanno compilati dagli enti che non si
avvalgono della normativa prevista dai commi 3, 5, 6 e 7 dell’articolo 148 del Tuir e
dai commi 4, secondo periodo, e 6 dell’articolo 4 del D.P.R. n. 633 del 1972. In caso
contrario, il rappresentante legale dichiara, barrando la relativa casella, che l’atto costitutivo e/o lo statuto, redatto ai fini dell’applicazione della normativa prevista dai commi
3, 5, 6 e 7 dell’articolo 148 del Tuir e dai commi 4, secondo periodo, e 6 dell’articolo 4
del D.P.R. n. 633 del 1972, è stato elaborato nella forma di atto pubblico, scrittura privata autenticata oppure scrittura privata registrata. Vanno, poi, indicati gli estremi di registrazione dell’atto costitutivo e/o dello statuto presso gli uffici dell’Amministrazione finanziaria: il codice del comune in cui è ubicato l’ufficio (ufficio del registro o dell’Agenzia delle entrate) presso il quale è stato registrato l’atto, la data (giorno, mese ed anno),
il numero della registrazione e la serie. Il “Codice Comune” corrisponde al codice catastale del comune, rilevabile dall’elenco disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate, all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it.
Nel caso in cui l’atto costitutivo e/o lo statuto siano stati registrati in tempi diversi, indicare la forma e gli estremi della registrazione dell’atto contenente l’indicazione dei requisiti di cui al comma 8 dell’articolo 148 del Tuir e del comma 7 dell’articolo 4 del D.P.R.
n. 633 del 1972.
Nel caso in cui siano state apportate modifiche all’atto costitutivo e/o allo statuto, indicare gli estremi dei relativi atti negli appositi righi. In caso di spazio insufficiente inserire
soltanto le modifiche più recenti.
Indicare le informazioni richieste, riguardanti l’atto costitutivo dell’ente. E infine:
37) Indicare se si è optato per il regime forfetario di cui alla legge n. 398 del 1991 (barrare
la casella “SI” o “NO”).
38) In caso di presentazione del modello tramite intermediario, il rappresentante legale dichiara di eleggere domicilio presso l’intermediario di cui si è avvalso per la trasmissione
telematica, ai fini di ogni comunicazione inerente il modello stesso.
Modello EAS in caso di perdita dei requisiti
In caso di perdita dei requisiti previsti dalla normativa tributaria è necessario barrare nel modello EAS la relativa casella, indicando la data (giorno, mese anno) dalla quale si sono persi i requisiti.
Infine è necessario apporre la firma nello spazio appositamente indicato.
Leggi altri articoli, guide e approfondimenti interessanti a tema INPS su Carinsi.it (clicca il pulsante Inps qui sotto).
Leggi altri articoli, guide e approfondimenti interessanti che ti possono essere utili in tema di Fisco e Diritto qui su carinsi.it (clicca il pulsante Fisco e Diritto qui sotto)
Leggi anche: