Rubrica Geopolitica 21 gennaio 2022, opinioni carinsi.it . In questa rubrica odierna vediamo il motivo per cui l’Ucraina è rimasta sottoshock dalle frasi di Biden, la situazione italiana riguarda l’imminente elezione del Presidente della Repubblica e altre opinioni su eventi recenti. Continua a leggere.
Situazione in Ucraina
La situazione in Ucraina non sta certo migliorando. L’accerchiamento Nato nei confronti della Russia ha portato negli ultimi mesi, ad una reazione estrema da parte di Putin, che ha provveduto ad ammassare uomini e mezzi sul confine, ma anche a portare truppe verso la Bielorussia, in modo da accerchiare l’Ucraina.
Biden, il presidente degli USA, non ha fatto mistero di una ormai quasi inevitabile mossa russa verso l’Ucraina, per strapparla all’occidentalizzazione politica, che ne metterebbe a repentaglio la sensazione di sicurezza. La frase di Biden, “«La Russia sarà ritenuta responsabile se invaderà l’Ucraina. Ma una cosa è se si tratta di una piccola incursione, e poi finiamo per litigare su cosa fare o non fare eccetera. Altra cosa è se fanno effettivamente ciò che sono in grado con le forze ammassate al confine…”, ha colto di sorpresa i vertici Ucraini, che si sono sentiti in parte abbandonati ad un destino inevitabile.

Nonostante gli Stati Uniti e gli alleati occidentali, stiano inviando sopratutto armi verso l’Ucraina, se la Russia attaccasse non ci sarebbe scampo. L’Ucraina è accerchiata, la forza dell’esercito russo non è paragonabile a quella ucraina, ma anche l’orografia non aiuta. Territorio troppo aperto, quello ucraino, che mal si presta ad essere difeso con efficacia. Sarebbe una strage assurda, tra l’altro con esito abbastanza prevedibili: l’invasione Russa.
Gli americani inviano tecnici e consiglieri, sopratutto per mitigare attacchi informatici, che già hanno mandato in tilt le istituzioni ucraine non più tardi del 14 gennaio 2022. Cosa succederà? Inequivocabile il pensiero di Volodymyr Zelenskyj, presidente dell’Ucraina “Vorremmo ricordare alle grandi potenze, che non ci sono “incursioni minori”, o piccole nazioni. Così come non esistono vittime minori, o minori sofferenze per la perdita delle persone care…”. Ogni riferimento è puramente voluto, alle parole di Biden.
Il vertice di Ginevra, non sembra inoltre capace, di poter trarre conclusioni positive tra Russia e Stati Uniti, visto che le richieste della Russia, meno accerchiamento da parte della Nato, sono irricevibili e un rischio di spartizione del territorio ucraino potrebbe nuovamente tornare a farsi capolino. Insomma, situazione complicata che richiederà ulteriori aggiornamenti, e che potrebbe dare un altra mazzata al costo del gas per gli europei.
Casini Presidente della Repubblica?

Intanto, sul fronte italiano, ci lasciamo andare ad una suggestione: Casini al Colle? La figura di Casini potrebbe mettere d’accordo molti, sia a destra che a sinistra, per non parlare del centro. Sfumata, quasi certamente, la “candidatura” di Berlusconi, per mancanza di consenso trasversale, si rende necessario, per i partiti, l’individuazione di una figura superpartes, ma politica. E il democristiano Casini potrebbe essere perfetto come ultima carta politica da giocare, prima di passare la palla definitivamente a Mario Draghi.
L’India come S400
Le batterie di missili S400 di fabbricazione russa, ordinate nel 2018, sono ora in fase di dispiegamento da parte dell’India. L’Hindustan Times rivela che, già entro Aprile, e poi entro il 2023 il sistema missilistico russo da 5 miliardi di dollari, comprato dall’India , dovrebbe essere operativo.

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[wpedon id=2393]Le “scaramucce” al confine con la Cina sono sempre più pesanti, per il Paese indiano, che non vuole farsi cogliere impreparato e alle difese occidentali preferisce avere il meglio disponibile sul mercato, secondo loro attualmente rappresentato dagli S400 russi.
Il sistema russo è infatti molto sofisticato, tanto da permettere con i suoi potenti radar, di individuare un caccia cinese fin dal momento in cui si stacca da terra nella base di partenza. Nonostante gli USA, abbiano scoraggiato l’India, dall’acquisire tecnologia russa, probabilmente “lasceranno fare”, visto che è una questione di sicurezza nazionale indiana, in chiave anti-cinese, cosa a cui Washington tiene di più, per ora.
Purtroppo, saremmo più contenti di dover analizzare ben altre situazioni, più pacifiche, ma in questo momento la geopolitica ci offre questo. Sembra di assistere ad una corsa agli armamenti, come non si vedeva da tempo. Resta aggiornato sulle opinioni Carinsi, sugli eventi nazionali e internazionali, tornando a visitarci presto.
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