Rubrica Geopolitica 29 gennaio 2022, opinioni carinsi.it . Come già visto nelle precedenti edizioni di gennaio, Mondo Carinsi anche questa settimana si occupa della situazione in Ucraina, della situazione in Brasile e a che punto siamo con la crisi del Libano. Continua a leggere.
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Usa vs Russia in Ucraina
Prosegue il braccio di forza tra Stati Uniti d’America, assieme ai meno convinti alleati europei, e il Cremlino. In attesa di una imminente invasione russa a danno dell’Ucraina, il presidente americano Biden squilla le trombe annunciando la pericolosità reale dell’evento, mentre lo stesso presidente ucraino smentisce tramite i media internazionali tale supposizione, dicendo che la situazione è più tranquilla di quello che sembra.
Nel frattempo, gli americani hanno fatto avere alla Russia di Putin, la lettera con le spiegazioni sull’allargamento del fronte occidentale verso est, che tanto preoccupa il Cremlino. Putin si è sicuramente preso un po di tempo, per studiare al meglio il dossier, che molto probabilmente resta vago ma rassicurante, nel non escludere del tutto i Paesi dell’ex Unione Sovietica da un entrata futura nella Nato, ma allo stesso tempo dilatandone i tempi della stessa, così come tanto desidera Mosca.

La vera vittoria americana, però è raggiunta con il blocco del gasdotto Nord Stream 2, che come ha detto il portavoce del dipartimento di stato americano Ned Price: “Voglio essere molto chiaro: se la Russia in un modo o nell’altro invaderà l’Ucraina, il Nord Stream 2 non andrà avanti”.
Il gas è un tema cruciale per l’Europa, tanto che i prezzi stanno mandando in tilt anche l’economia italiana, che di energia e gas ha tanto bisogno per andare avanti. L’Europa teme di rimanere al freddo e Macron ha iniziato i colloqui con Putin per una de-escalation. Trattare. Non fare la guerra.
Prima il Brasile
La scomparsa del filosofo Olavo de Carvalho, in Brasile, mette un punto interrogativo sul quale sarà la politica estera, ma anche interna, del Brasile nei prossimi anni. De Carvalho è stato il principale fautore della teoria Brazil first, pro America, ultra conservatrice e con una visione del Brasile internazionalmente impegnato sia nella tutela dei valori conservatoria sia nel contenimento della Cina.

La sua scomparsa, assieme al recente avvicinamento del presidente Bolsonaro, verso il centro del Parlamento, mette un punto interrogativo su quale sarà effettivamente il continuo del progetto “Prima il Brasile” tanto accettato e promosso dallo stesso Bolsonaro.
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[sibwp_form id=1]Libano in crisi politica e civile
Il Libano, un tempo cassaforte del medio oriente, è in crisi. Politica, sanitaria, civile. Da quel 5 agosto 2020 alle ore 18.00, con l’esplosione di tonnellate di Nitrato di Ammonio nel porto di Beirut, le cose non sono più tornate come prima. L’ombra di una nuova guerra civile è sempre alle porte.
Le differenze etniche e religiose non aiutano, mentre il Covid-19 ha dato la mazzata finale all’economia già in default dal marzo 2020. I politici locali, arroccati nei soliti giochi di potere, non sanno come gestire l’emergenza, e il Paese reale è a pezzi.
Il turismo, principale fonte di ricchezza, è stato decimato prima dall’esplosione poi dal Covid, con la disoccupazione che ha toccato il 40% e l’ombra di un nuovo default alle porte. Pertanto, allo stato attuale sono un aiuto economico internazionale può davvero cambiare la situazione. La Francia si è già mossa, vedremo come andrà a finire.
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