d70e3" class="wp-block-themeisle-blocks-advanced-heading wp-block-themeisle-blocks-advanced-heading-0d3d70e3">I mercenari di Wagner avanzano e le forze di sicurezza russe vengono chiamate alla lealtà in questa crescente crisi interna
Mosca è stata scossa da un’esplosione di tensione mentre il capo dei mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha dichiarato ufficialmente guerra ai vertici militari russi. In un discorso infuocato, Prigozhin ha accusato le truppe regolari dell’esercito russo di aver deliberatamente bombardato gli accampamenti dei suoi combattenti su ordine del ministro della Difesa Sergei Shoigu, causando un’enorme perdita di vite umane. Con determinazione, il leader dei miliziani ha invitato i russi, in particolare i soldati, a unirsi a lui nella sua lotta, definendola non come un colpo di stato militare, ma come una “marcia della giustizia“. Tuttavia, la risposta di Mosca non si è fatta attendere.
Inizialmente il ministero della Difesa russo ha respinto con fermezza ogni accusa di attacchi ai mercenari, negando qualsiasi coinvolgimento. Poi però il Cremlino è intervenuto direttamente per affrontare la crescente sfida. Il presidente Vladimir Putin è stato debitamente informato sulla situazione che ruota attorno a Prigozhin, ed è stato annunciato che saranno prese le misure necessarie per affrontare questa grave minaccia interna. Il comitato nazionale antiterrorismo ha aperto un procedimento penale contro il capo di Wagner, accusandolo di incitare alla ribellione armata e intimandogli di porre fine alle sue azioni illegali. La situazione è in rapida evoluzione e il destino di Prigozhin e del suo movimento ribelle, come quello di Putin, è ancora incerto.
Le reazioni internazionali
La comunità internazionale segue attentamente gli sviluppi in Russia, con una serie di dichiarazioni da parte di vari leader politici. Il governo tedesco ha dichiarato di monitorare da vicino gli eventi in corso, poiché il leader della milizia Wagner, Evgenij Prigozhin, ha lanciato un appello all’insurrezione armata contro il ministero della Difesa e afferma di controllare diversi siti militari, tra cui la città strategica di Rostov. Secondo il portavoce del governo tedesco, è necessario ottenere ulteriori informazioni per valutare se questa situazione potrebbe essere un punto di svolta nella crisi russa. Nel frattempo, il presidente bulgaro Rumen Nadev, giunto all’Europa Forum Wachau in Bassa Austria, ha espresso la sua incertezza sul risultato finale della lotta tra Prigozhin e Putin. Nadev ha osservato che il potere di Prigozhin sembra essere limitato e locale, e che se il governo russo si unisce contro di lui, le sue possibilità di successo potrebbero essere scarse. Ha anche sottolineato che questi giorni saranno cruciali e rappresenteranno una sfida di proporzioni significative, con mercenari armati e criminali che si scontrano in un duello che potrebbe influenzare il corso della storia.
La Commissione europea, attraverso il suo portavoce Eric Mamer, ha adottato una posizione di non interferenza, considerando questa una questione interna alla Russia. Mamer ha affermato che la Commissione sta monitorando attentamente la situazione, ma al momento non intende commentare ulteriormente sugli sviluppi recenti con l’insurrezione della Wagner.
L‘intelligence militare britannica ha analizzato la situazione, evidenziando prove limitate di scontri tra i mercenari di Wagner e le forze di sicurezza russe. Approfondendo l’analisi, alcune delle forze di sicurezza sembrano essere rimaste passive, consentendo l’avanzata dei mercenari di Evgeny Prigozhin. Questo è stata definita come la più significativa sfida allo stato russo dei tempi recenti. I mercenari di Wagner hanno oltrepassato il confine ucraino in almeno due località, presumibilmente occupando siti di sicurezza cruciali a Rostov sul Don, compreso il quartier generale che gestisce le operazioni militari in Ucraina. Altre unità si stanno spostando verso nord attraverso l’oblast di Vorenezh Oblast, con l’obiettivo probabile di dirigere verso Mosca. Il destino di questa crisi dipenderà dalla lealtà delle forze di sicurezza russe, in particolare della guardia nazionale russa, la cui scelta determinerà lo sviluppo futuro della situazione.
La Russia è attualmente alle prese con una sfida senza precedenti, in cui la stabilità interna del paese è messa a dura prova. Mentre il mondo osserva con apprensione, gli occhi sono puntati sulle mosse di Prigozhin e sulle reazioni di Putin e del governo russo. Solo il tempo dirà quale sarà l’esito di questa sfida epocale.