Così come previsto dal Messaggio n° 3 436 del 12-10-2021 dell’Inps in questa guida vengono spiegate le modalità di domanda di quantificazione del TFR e del TFS dei dipendenti pubblici sia per la cessione ordinaria e sia per la cessione agevolata. Continua a leggere questo articolo per conoscere tutti i passaggi da compiere per poter fare tale richiesta anche online.
Cos’è il TFR dipendenti pubblici
Prima di vedere nel dettaglio come fare domanda di quantificazione del TFR/TFS (trattamento fine rapporto/trattamento fine servizio) dei dipendenti pubblici in questo tutorial Carinsi, vediamo che cos’è il TFR dei dipendenti pubblici, a chi spetta, come funziona e dopo quanto tempo viene liquidato.
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dei dipendenti pubblici è l’importo monetario dovuto dalla PA al lavoratore quando termina il rapporto di lavoro. Ad esempio quando si va in pensione, ma anche quando si ha un contratto a termine che non viene rinnovato.
L’importo del TFR per i dipendenti pubblici è calcolato in base alla cifra accantonata, per ogni anno di servizio o frazione di anno, di una quota pari al 6,91% della retribuzione annua e dalle rivalutazioni ad essa collegate. In caso di frazione di anno, tale quota viene diminuita in modo proporzionale e viene calcolata come un mese intero la frazione di mese che supera o che è uguale a 15 giorni.
Inoltre a far data dal 1° maggio 2014 la retribuzione annua lorda del dipendente pubblico considerata come base del calcolo per il TFR non può superare il paletto dei 240 mila euro.
A chi spetta il TFR per i dipendenti pubblici?
Il TFR spetta ai dipendenti pubblici assunti con:
- contratto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000, eccetto le categorie cosiddette “non contrattualizzate”;
- contratto a tempo determinato in corso o successivo al 30 maggio 2000 e della durata minima di 15 giorni continuativi nel mese;
- contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 e che aderisce a un fondo di previdenza complementare (il passaggio al TFR avviene in automatico).
Se il contratto di lavoro nel pubblico impiego parte da una data precedente al 2 giugno 1999 fino al 30 maggio 2000, è prevista comunque l’iscrizione a un Trattamento di Fine Servizio, abbreviato in TFS, che prevede l’indennità di buonuscita e il premio di servizio, poiché pari o superiore all’anno continuativo.
Il totale del TFS (trattamento di fine servizio) maturato fino a quel momento è parte del montante a cui si aggiungono le quote di TFR maturate nel periodo compreso tra il 31 maggio 2000 e la fine del rapporto di lavoro nel pubblico impiego.
In quante rate viene pagato il TFR?
Il TFR dei dipendenti pubblici viene pagato
- in unica volta, se il totale complessivo lordo è pari o inferiore a 50.000 euro;
- in due rate annuali, se il totale complessivo lordo è superiore a 50.000 euro e inferiore a 100.000 euro (la prima rata è pari a 50.000 euro e la seconda è pari all’importo che resta da pagare);
- in tre rate annuali, se il totale complessivo lordo è superiore a 100.000 euro. In questo caso la prima e la seconda rata sono pari a 50.000 euro e la terza è pari alla importo che resta da pagare. La seconda e la terza somma saranno pagate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla decorrenza del diritto al pagamento della prima.
Il TFR viene pagato d’ufficio, e il dipendente pubblico non deve compilare nessuna domanda specifica per richiederlo. In questo approfondimento vediamo però come fare domanda di quantificazione del TFR/TFS sia per la cessione ordinaria che per la cessione agevolata dei dipendenti pubblici, come previsto dall’INPS.
Cosa dice il Messaggio INPS n° 3436 del 12-10-2021

Il messaggio INPS n° 3436 del 12 ottobre 2021 ha per oggetto la modalità di domanda di quantificazione del TFR e del TFS finalizzata alla cessione ordinaria e alla cessione agevolata.
In sostanza, in base al piano strategico ICT, il Progetto “TFR e TFS in un click”, è attivo nel sito dell’INPS, entrando nel servizio apposito myINPS con credenziali SPID, CIE o CNS il servizio per la richiesta di quantificazione del TFR/TFS per i dipendenti pubblici.
La prestazione INPS per la richiesta di quantificazione del TFR è accessibile sia da privati cittadini sia dai patronati visitando l’apposita sezione del sito internet dell’INPS. Per entrare nel servizio è necessario collegarsi al sito principale dell’INPS (myINPS) e selezionare l’opzione “Prestazioni e servizi”, per poi andare su “Servizi” e infine su “Gestione Dipendenti Pubblici: servizi online TFR” o su“Gestione Dipendenti Pubblici: servizi online TFS”.
Con questo servizio INPS si ha la possibilità di venire a conoscenza del calcolo della quantificazione del proprio TFR/TFS se si è dipendenti pubblici inserendo solo pochi dati di identificazione e accedendo in brevissimo tempo ai dati in possesso dell’Inps sulla propria situazione relativa al trattamento di fine rapporto o di fine servizio.
INPS Servizio per la richiesta di quantificazione del TFR

“TFR e TFS in un click” è il progetto che ha portato all’offerta, sul sito dell’INPS del servizio per la richiesta di quantificazione del TFR per i dipendenti pubblici. Per poter accedere al servizio devi collegarti al sito INPS premendo il pulsante qui sotto e fare l’accesso con credenziali SPID, CIE (carta d’identità elettronica) o CNS (carta nazionale dei servizi).
INPS Servizio per la richiesta di quantificazione del TFS
“TFR e TFS in un click” è il progetto che ha portato all’offerta, sul sito dell’INPS del servizio per la richiesta di quantificazione del TFS per i dipendenti pubblici. Per poter accedere al servizio devi collegarti al sito INPS premendo il pulsante qui sotto e fare l’accesso con credenziali SPID, CIE (carta d’identità elettronica) o CNS (carta nazionale dei servizi).
Ulteriori informazioni
Il servizio per fare la domanda di quantificazione del TFR e del TFS per i dipendenti pubblici è progettato in ottica UX design, permettendo di dover richiedere ai cittadini solo informazioni che non siano già possedute dall’Inps, limitando al minimo l’onere dell’utente e semplificando maggiormente il sistema di inoltro e ottimizzando i tempi necessari per il completamento dell’istruttoria.
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