Valditara: No reddito di cittadinanza ai giovani che non hanno assolto l’obbligo scolastico

0
162
giovani
664498992236849" crossorigin="anonymous">

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara propone di non dare il reddito di cittadinanza ai giovani che non hanno finito la scuola. Lo si evince da una sua chiara affermazione rilanciata dai media: “Chi ha interrotto illegalmente il percorso di studi prima della fine dell’obbligo scolastico a 16 anni non può percepire il reddito di cittadinanza o la misura che verrà proposta per sostituirlo e lo stesso vale per chi non si impegna a cercare lavoro”.

Secondo i dati in possesso del Ministro, in Italia ci sono 364.101 percettori di reddito di cittadinanza nella fascia compresa tra i 18 e i 29 anni. 11.290 hanno solamente la licenza elementare o persino nessun titolo di studio, poi ci sono altri 128.710 giovani che hanno raggiunto il conseguimento della licenza media. Infine ci sono i circa 200.000 neet, persone giovani che non studiano e non lavorano.

Perchè conta?

Innanzi tutto perchè è illegale. “L’Obbligo Formativo rappresenta il diritto/dovere dei giovani di frequentare attività formative per almeno 12 anni, fino all’età di 18 anni o, comunque, fino al conseguimento di un Diploma di Stato o di una Qualifica professionale triennale entro il 18° anno di età.23 dic 2021” (informagiovaniroma.it), pertanto percepire il reddito di cittadinanza senza aver prima assolto all’obbligo formativo dovrebbe porre quantomeno degli interrogativi su che tipo di futuro i governi precedenti avevano pensato per i giovani. 

È chiaro, e non ci voleva Valditara, per capire ch ei giovani che non studiano e non lavorano magari non lo fanno soprattutto se a 18 anni non hanno nemmeno la terza media. Quando i profili con il più grande mismatch richiedono come minimo una qualifica professionale se non la laurea in ingegneria elettronica.

Guarda anche:  Fico Eataly un “fallimento”, prova a rifarsi un nome

Una vera “svista” dei governi precedenti che però risulta “imperdonabile” politicamente. Quanto tempo hanno già perso, riguardo al loro futuro i giovani neet che potevano essere accompagnati nel mondo del lavoro in modo diverso.

Potrebbe interessarti anche: Codacons lancia l’allarme caro benzina.